“BELLI DRITTI SULLA SCHIENA” è il nuovo album del cantante, autore e polistrumentista EMANUELE COLANDREA.
Un disco di dieci tracce tra folk-rock statunitense e canzone d’autore italiana, con le collaborazioni di Roberto Angelini alle chitarre e le incursioni elettroniche di Cortese.
Scambiamo due chiacchiere con lui.
Ciao Emanuele e benvenuto a Jam Session.
Parliamo del tuo nuovo disco, tuo terzo lavoro d’inediti uscito ufficialmente l’11 Marzo 2022 (FioriRari / distr. Believe), in cui ti affidi alla preziosa produzione artistica di Pier Cortese e alla presenza di ospiti come Roberto Angelini alle chitarre e lo stesso Cortese alle incursioni elettroniche.
Come nasce il tuo nuovo progetto e in cosa si differenzia dai tuoi precedenti lavori?
Nasce proprio dall’idea di collaborare. Ho sempre registrato e suonato le mie canzoni da solo e per questo lavoro invece avevo voglia di affidarmi a qualcuno, qualcuno che si prendesse cura dei suoni in modo diverso da come faccio io di solito. Abbiamo cominciato a scegliere i pezzi e piano piano è venuto fuori il filo che li univa tutti.
Le differenze fondamentali stanno proprio nelle atmosfere che Pier ha saputo creare attorno ad ogni brano.
L’album è stato anticipato dal singolo e video “Ok Emanuele”, pubblicato sul tuo canale YouTube, brano molto poetico e traccia n.2 dell’intero disco.
Quanto sei legato alle tue origini e tradizioni?
Direi abbastanza, ma non ne sono un tifoso. Mi piacciono le origini e le tradizioni quando creano un senso di appartenenza e di comunità ma quando rappresentano un limite, quando sfociano nel campanilismo, mi sembrano meno divertenti.
“Belli dritti sulla schiena” è composto da 10 tracce, le citiamo in ordine: Il Ciglio del Vulcano, OK Emanuele, Credo, Buona Fortuna Amore Mio, Erika, Belli Dritti sulla Schiena, La Fortuna di Perdersi nel Bosco, Gerico, Un Treno Preso a Velletri, Il Pane e La Farina.
Un viaggio molto suggestivo fatto di emozioni che ci portano alla tradizione autoriale italiana, ma anche a sonorità lontane, oltreoceano, al songwriting folk-rock statunitense, fino al confine con il Messico.
Chi sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il tuo sound?
C’è qualche brano in particolare che pensi l’ascoltatore debba soffermarsi maggiormente? Per esempio a me è piaciuta molto “Un treno preso a Velletri” …
Anche a me piace molto quel brano. Direi proprio “Un treno preso a Velletri”, credo sia il più istintivo di tutti insieme a Ok Emanuele.
Per quanto riguarda le influenze ne dico uno su tutti così non scontento nessuno, Mr Bob Dylan.
A questo progetto musicale hanno partecipato numerosi artisti e musicisti, vuoi fare qualche ringraziamento speciale a riguardo?
Li ringrazio tutti, perché oltre a darmi una grossa mano artisticamente per il disco, mi hanno dato un grosso supporto a livello di stimoli e stima.
A breve partirà anche il tour di presentazione, pubblichiamo qui di seguito le date:
09 aprile Pescara – Babilonia
21 aprile Roma – Monk
22 aprile Cava de’ Tirreni (SA) – XXV live
23 aprile Taranto – Mercato Nuovo
19 maggio Castel Maggiore (BO) – Teatro Biagi D’Antona – rassegna CondimentiOff
02 luglio San Vito al Tagliamento (PN) – Arci Cral
06 agosto Rogliano (CS) – Rublanum Festival
con quali emozioni affronti o riprendi i live? Tornare sul palco, dopo il lungo periodo lockdown … immagino grande carica e adrenalina a mille.
Eh si, è proprio così, speriamo che l’adrenalina non si trasformi in vuoti di memoria però ahahaha
Non vedo l’ora, sono curioso di vedere come suona questo disco dal vivo!
Parliamo un po’ più di te.
Sei un cantautore originario della provincia di Latina, cresciuto a pane e chitarre.
Esordisci come solista a Marzo 2015 con l’album “Ritrattati”, una raccolta di canzoni ritrattate (più 3 inediti) di Cappello a Cilindro ed Eva Mon Amour, band delle quali in precedenza sei stato autore, chitarrista e cantante.
Seguiranno poi altre tue produzioni inedite, fino alla tua attuale “Belli dritti sulla schiena”.
Come nasce la passione per la musica e come pensi si sia evoluta in questi anni, anche dal punto di vista compositivo?
Non mi ricordo come sia nata nello specifico, ha più a che fare con il casuale corso degli eventi, forse a forza di frequentare i falò da adolescente ahahah
Negli anni indubbiamente il mio modo di fare musica è un po’ cambiato, come anche il mio modo di scrivere. Sono cambiati alcuni modi di vedere il mondo che mi circonda e di conseguenza sono cambiate le prospettive da cui lo guardo e quindi come lo scrivo.
Dagli esordi ad oggi hai collaborato con molti artisti e musicisti, con una lunga storia musicale alle spalle.
Con chi ti piacerebbe confrontarti musicalmente in futuro?
Aprendo il cassetto dei sogni, Emanuele suonerà con?
Sai che non saprei? Spero solo in futuro di avere la fortuna di continuare a condividere la musica con persone che sceglierò e che sceglieranno me, a prescindere dagli strumenti che suonano.
Oppure no, la sparo grossa e dico Paul McCartney!!
Vuoi aggiungere qualcosa? Oltre al tour che partirà a breve … qualche anticipazione su nuovi progetti?
Cerco di concentrarmi sui concerti. In questo momento poi sto anche accompagnando proprio Pier Cortese nei suoi live quindi provo a non disperdere troppe energie, anche se la testa non è sempre d’accordo, sta già pensando alle canzoni che verranno.
Saluti.