Da venerdì 3 aprile è disponibile online e sulle migliori piattaforme streaming “Boomerang”, il quinto capitolo di “Baci del vento” (Malamente/Artist First), il nuovo disco della giovane cantautrice Frey uscito il 21 febbraio.
Scambiamo due chiacchiere con lei.
Ciao e benvenuta.
Boomerang è un brano intimo,  intenso, caratterizzato da un forte carico emotivo. Raccontaci meglio in dettaglio.
Cosa vuoi comunicare a chi ti ascolta? A chi dedichi questo pezzo?
Il brano Boomerang l’ho scritto per mio padre, è un messaggio nostalgico fatto di ricordi preziosi che vola nel vento con l’ energia della musica per arrivare al destinatario, una specie di atto psicomagico. Ho scritto questa canzone sul bisogno di esprimere emozioni fra nostalgia, rabbia e commozione, credo volessi comunicare la mia vicinanza alla persona a cui è rivolta, una specie di tentativo di riavvolgere il tempo, per tornare a vivere quei ricordi.

Il brano è stato scritto da te e prodotto da Stefano Giungato per Malamente Records presso gli studi di Indiehub a Milano. Cover artwork sempre a cura di te, cover design di Luca Lonardi.Come è stato lavorare con il team? Vuoi approfittarne e fare qualche ringraziamento speciale?
 
Lavorare con Stefano, Bongi, Andrea, e Gpc come ufficio stampa è molto bello e importante per me sia a livello lavorativo che personale, sono contenta del lavoro di squadra che si è creato e grata di aver trovato persone che credono nel mio progetto, con cui posso confrontarmi sul lavoro ma anche bere una birra e stracciarli ad una partita di calcetto dopo una giornata in Studio. Ho anche avuto la fortuna di avere sul disco alcune tracce suonate da musicisti bravissimi che sono venuti ad arricchire il disco come Jacopo Delfini sulle chitarre di “Boomerang”, i fratelli Ruggeri Tommaso e Giacomo con cui abbiamo prodotto “Sinceramente” , Donato Emma alla batteria di “Ma noi”, Milos Seyda al  violoncello e Martino Gradini al violino. Un featuring nato al volo con Seck, altro artista della stessa mia etichetta. Infine sono molto grata anche a Luca Lonardi grafico.

Parliamo un po’ più di “Frey”.
Nasci il 5 marzo 1990 da una famiglia italo tedesca e cresci a Cremona, città d’arte nota per l’artigianato tradizionale del violino. Come inizia la tua passione per la musica? Che ricordi hai dell’infanzia?
 
Mio padre faceva il liutaio e quindi da piccola passavo molto tempo con lui in laboratorio, fra truccioli ovunque, profumo di vernice e la musica classica alla radio. A 9 anni presi parte in un coro di voci bianche e compresi che mi piaceva cantare, ero una bambina timida, una volta il direttore del coro mi chiese se volessi cantare da solista in un brano, ricordo di aver riconosciuto quella bella sensazione e averla catalogata come una cosa che mi faceva stare bene. Successivamente Il canto mi ha accompagnata per diversi anni in solitaria sul fiume Po mentre vogavo su uno Skiff, periodo in cui mi dedicai appassionatamente al canottaggio, mi ritrovavo in mezzo al letto del fiume a canticchiare e inventare melodie, parole tra allenamenti massacranti ma anche fra la natura del fiume e suoi suoni. Lasciato il canottaggio a 16 anni, imbracciai la chitarra e non la lasciai più.
Seguiranno poi lezioni di canto e chitarra e tutta una serie di esperienze musicali che ti vedranno coinvolta negli anni.Ne citiamo alcune come per esempio l’apertura del concerto di Cristina Donà al Teatro Monteverdi di Cremona nel 2008, esibizioni live con autori quali Niccolò Fabi, Morgan, Francesco Bianconi dei Baustelle, Pacifico, la partecipazione ad Area Sanremo (2013) che ti porterà ad essere apprezzata dal cantautore Ron, l’apertura del concerto dei Matia Bazar il 31 dicembre del 2018 a Imperia e molte altre. 
Parlaci delle tue emozioni. 
Come è stato condividere il palco? C’è qualche artista in particolare che umanamente ti ha dato di più rispetto ad altri e che ti ha aiutato a crescere artisticamente? Fra tutte, quale esperienza porti maggiormente nel cuore?
 
Ogni artista a suo modo è stato importante. Però se mi tocca scegliere: Pacifico. L’ Immersione musicale nelle sue preziose canzoni è stato una grande esperienza, Gino mi ha accolta nella sua band per due concerti con grande gentilezza e contentezza, quindi ho avuto modo durante i giorni di prove, il privilegio di conoscerlo un po’ come persona e parlarci di musica.
Ho afferrato così tanta bellezza dai due concerti con Pacifico e i suoi musicisti pazzeschi, persone speciali, Carlo Guadiello (pianista di De Gregori e molti altri) e Francesco Arcuri (polistrumentista alieno suona con Mannarino e tanti altri che stimo), che me la terrò grata nel taschino a sinistra della maglietta per sempre.  Durante i concerti  si sono concatenati eventi indimenticabili perché eravamo in un flusso strano magico di bellissima energia e perché Gino l’ attira a se.  È stato un po’ come quando hai la sensazione che il tempo si dilati per farci entrare ogni colore ogni gusto in poco tempo ma allo stesso tempo hai la percezione di poterlo vivere a rallentatore. sentire tanta gratitudine e cercare di esserne parte e meritarmelo è stato un sogno.
Ricordo durante i giorni di prove eravamo in uno studio con la band, facevamo pausa e intanto guardavamo le selezioni di sanremo giovani, un palco che anche io ho sognato, e ricordo di aver avuto la sensazione di non voler essere da nessun’ altra parte che in quella sala prove in quel momento per la musica di Gino, la grandezza della musica che suonavamo con dei musicisti che stimo tantissimo.

Tornando alla tua musica, come ti sei avvicinata alla scrittura e ai tuoi primi brani inediti?
Le miei prime canzoni  sono nate appena ho imparato a suonare 4 accordi, è stato un bisogno naturale che ho assecondato in modo molto naturale come quando cantavo sul fiume in barca.

Quali sono gli artisti ai quali ti ispiri e che maggiormente influenzano il tuo sound e le tue composizioni? 
 
Cerco di ascoltare musica più varia possibile, vado a periodi, ultimamente sto ascoltando molto Gianmaria Testa e sogno di scrivere una canzone bella come le sue. 
 
Dovendo fare un piccolo bilancio, da allora ad oggi, Frey è una giovane cantautrice con maggiore … ?
Esperienza.

Purtroppo in questo periodo stiamo vivendo un dramma a livello globale che ha penalizzato maggiormente il settore musicale ed artisticoQuale messaggio ti senti di condividere con tutti noi?
 
Spero che riusciremo ad uscire insieme presto da questo periodo di difficoltà, insieme più forti di prima, più vicini alla nostra consapevolezza, più innamorati di prima della cultura, musica arte e del rispetto e dell’amore verso l’ambiente.  che la perdita in generale non sia fine a se stessa ma che riusciremo a trarne un insegnamento utile che possa abbracciarci tutti non come italiani ma come figli di una stessa terra.
Puoi anticiparci qualcosa per i tuoi prossimi progetti? Un giorno ti piacerebbe esibirti con … ?
 
I miei prossimi progetti sono scrivere una nuova canzone più bella dell’ultima che ho scritto due settimane fa e prepararmi al massimo per quando sarà possibile viaggiare con la mia musica. Un giorno mi piacerebbe suonare sul palco con Glen Hansard.