Ydalia Suarez, artista cubana, ci anticipa il suo nuovo singolo “Borracha” in uscita a marzo, in occasione della rassegna “Eventi Collaterali di Sanremo 2020”.
Scambiamo due chiacchiere con lei.
Ciao Ydalia e benvenuta, parliamo del tuo nuovo progetto musicale.
Sabato 8 febbraio lo hai presentato in anteprima presso il locale Ulisse di Sanremo. Il singolo “Borracha” è stato prodotto dal dj torinese Anthony Louis ed è una tua personale provocazione al fine di sensibilizzare le nuove generazioni a consumare alcolici consapevolmente. Raccontaci in dettaglio. Come nasce questo tuo nuovo progetto? Come mai la scelta di un tema così delicato ma molto attuale tra i giovani?
Buonasera! Innanzitutto, piacere mio!
La scelta di portare avanti un messaggio presente in tanti dei miei brani e in particolare di “Borracha” è nata dal fatto che io amo la vita! Molti non ci pensano e sottovalutato che la vita è una cosa sola…e cioè il respiro! È vedendo che è così bello respirare e quindi vivere che mi dispiaccio nel vedere così tanti giovani – che sono il nostro futuro – sprecare un dono così grandioso, che la natura e chi la creata ci ha donato!Vorrei in ogni mia canzone che uscirà essere un buon esempio per molti… Non guasta mai!
Hai cantato anche altri brani del tuo repertorio e, per l’occasione, ti sei esibita insieme al cantante Alex Perry sulle note del brano “Tequila bum bum”. Con quali emozioni sei salita sul palco affrontanto il pubblico? Vuoi ringraziare qualcuno in particolare per questo nuovo evento?
Fra i miei brani c’è anche “Tequila bum bum”, scritto dal cantautore Alex Perry e intonata con la sua voce dolcissima e incisiva!
Scrivendo così anche “Estate di plastica”, anche qui con un immenso doppio messaggio da emanare … per il pubblico è stata una gran sorpresa!
So già che se un giorno avrò l’occasione di esibirmi davanti a moltissime persone il mio cuore mi farà dei brutti scherzi – nel senso di emozione – perché è il mio sogno nel cassetto!
Ci sono quattro persone in particolare che vorrei ringraziare: il primo è Pietro Lettieri, scrittore di quasi tutte le mie canzoni, colui che mi ha introdotta, appena arrivata qui in Italia, e che mi ha incoraggiata a inseguire il mio sogno nel mondo dello spettacolo; Gianni Paoluci – produttore cinematografico del film Dracula uscito in 3d al cinema con Dario Argento nel 2012 -, che è stato il mio produttore esecutivo e che mi ha dato la propria fiducia; Anthony Luis che lavora con grande forza e credibilità per la mia figura artistica; infine, non posso non ringraziare Riccardo Vitanza, capo del mio ufficio stampa, per avermi accolta nel suo immenso repertorio d’artisti e un grazie va anche al suo meraviglioso staff composto per lo più da donne che credo siano come dei fiori.
Parliamo un po’ più di te. Sei una cantante e attrice cubana, arrivata in Italia nei primi anni Duemila, stabilizzandoti a Torino. Una tua caratteristica è la versatilità. Che ricordi hai dei tuoi esordi? Come nasce la passione per la musica e quali sono le tue influenze stilistiche?
Sin da piccola sentivo già la musica nel cuore. E come attrice? Che dire… Quando vedevo i film, soprattutto gli horror mi immedesimavo negli attori che recitavano provando grandi emozioni quasi come se ci fossi io dietro quegli schermi.
Adoro i cantanti di grande successo che per me sono stati e saranno sempre dei grandi esempi da seguire, come Whitney Houston, Michael Jackson e molti altri.
Nella tua carriera decennale vanti anche molte partecipazioni a fiction televisive e alcune uscite discografiche. Fondamentale per il tuo percorso artistico è stato l’incontro con il paroliere Pietro Lettieri, autore di molti tuoi brani. Come vi siete conosciuti? In che modo pensi sia maturato e si è arricchito il tuo percorso musicale?
Iniziai con una casa discografica a Torino chiamata Drums Ballet (che poi è diventata la Karmat) con Mario Matthio, che oggi purtroppo non c’e più. Decisi di non proseguire con loro, dal momento che principalmente ballavo. Un giorno Pietro Lettieri mi diede un passaggio a casa, fuori Torino, dove abitava anche mia mamma, e in macchina mi disse cosa avrei voluto cantare così ho messo un cd… C’erano 15 brani e fra quelli per caso (e chiamiamolo caso!) me ne piacevano tre in particolare, cioè proprie le uniche tre di cui Paolo era autore. Vi lascio immaginare! Sono passati molti anni e, come si dice, gli anni non passano per niente! Grazie a tutto ciò oggi mi porto dietro un bel bagaglio di esperienza che mi ha portata a migliorare come artista e di questo ne sono molto fiera!
Successivamente nell’estate 2019 hai avuto anche il piacere di collaborare con l’artista internazionale Ruly Rodriguez nel brano “KILLER”, prodotto da Anthony Louis. Quali sono gli artisti con i quali ti piacerebbe confrontarti musicalmente e che fin ora non si è presentata ancora occasione, anche del nostro panorama musicale italiano?
Con Ruly Rodriguez, il mitico maestro di Tacabro, è stata davvero una grande esperienza emozionante e molto volentieri ne farei tante altre. Mi piacerebbe cantare con Vasco Rossi, perché adoro il suo stile e per di più ho una canzone scritta per lui che terrò come un gioiello e se mai un giorno avrò la opportunità di incontrarlo, vorrei proporgliela! Da buona ariete amo sognare, altrimenti la vita non avrebbe alcun gusto nè senso, come dice lui!
Le riprese del videoclip “Borracha” sono appena terminate, cosa dobbiamo aspettarci? Vuoi anticipare qualcosa ai nostri lettori?
Il brano Borracha e già pronto e uscirà a brevissimo. Preparatevi a ballare e ad imparare a divertirvi senza dover consumare alcool: fate come me! È pieno di colori, di gioia e soprattutto ha un messaggio carino ed ironico. Lo trovo molto divertente e spero vi piaccia!
Grazie per la tua disponibilità.
Grazie a voi e alla fiducia che avete riposto in me!