La musica di Dale prende spunto dalle più grandi pop star americane degli anni 2000. Un ritorno alle origini con un tocco di contemporaneità.
Quanto la tua precedente esperienza con Lady Gaga tribute band ha influito sulla tua musica?
Sulla mia musica quasi per nulla, amo Gaga, la stimo e la considero una delle artiste più talentuose che abbiamo oggi, ma il mio stile e il suo sono molto diversi: adoro le sue canzoni, ma sono proprio le sue io scrivo e compongo brani con tutt’altro sound.
Sin dal primo ascolto, ho avuto l’impressione di ascoltare una Britney Spears nel 99. Quanto pensi questa pop star ti abbia influenzato?
Troppo, ma non solo lei! O meglio, Britney mi ha influenzata sopra tutti in quanto mia favorita, ma comunque il trio Britney-Xtina-Justin Timberlake fa fortemente parte del mio background e delle mie influenze musicali e me lo porterò sempre dietro. In generale sono influenzata dalle produzioni anni 2000 di Max Martin e Timbaland, penso che sia il modo migliore per definire le mie maggiori influenze.
Cosa ti ha spinta ad avere un progetto tutto tuo, svincolato da quello dedicato a Lady Gaga?
Ho sempre voluto pubblicare pezzi miei, scrivo da quando avevo 12/13 anni, ma per svariate ragioni non ho mai potuto farlo. E’ per questa ragione che mi sono buttata nella tribute, per poter stare in scena come avrei voluto farlo cantando i miei pezzi. Il rovescio della medaglia? In una tribute fatta bene devi vestire i panni di qualcun altro il più fedelmente possibile e io sento troppo il bisogno di comunicare le mie emozioni, la mia visione e chi sono io.
I tuoi singoli sono molto leggeri con forte richiamo al pop anni 2000. Quanto è stato difficile svincolarsi dal solito pop attuale?
In realtà è molto facile per me, l’80% del pop attuale non mi piace per nulla (e da fan devota del Pop, ci soffro molto) quindi è piuttosto semplice muovermi in tutt’altra direzione.
La vera difficoltà sta nel trovare la giusta via di mezzo per l’orecchio dell’ascoltatore ormai abituato ad ascoltare tutt’altro tipo di Pop, di conseguenza l’iter competitivo è molto snello fino alla scelta definitiva dei suoni: questa è la vera parte difficile.
Dai un motivo ai lettori di questa intervista per ascoltare il tuo singolo.
Se come me pensate che il Pop di oggi abbia bisogno di un bello scossone e un ritorno alle origini, spero possiate trovare un buon compromesso ascoltando la mia ultima uscita “Yes, I Will”. Se poi vorrete anche seguirmi in questa avventura, forse riusciremo a riportare sulla scena musicale un Pop anni 2000 versione 2.0
Ciao!