Elisa Sapienza, classe 1994 è una cantante milanese, giovane ma determinata e con alle spalle già molti anni di studi musicali di alto livello. Con il suo ultimo singolo “Come la Felicità” ha voluto dare un messaggio di speranza e, come lei stessa ha affermato ai nostri microfoni, “in questo momento abbiamo bisogno di belle evasioni”. Gustatevi quindi questa bella intervista ad una giovane sincera, autentica e senza orpelli e fronzoli.
Il tuo ultimo singolo, uscito il 16 ottobre, si intitola “Come la felicità” come mai questo titolo e tema?
È un titolo ambizioso, una meta da raggiungere. Non so cosa sia di preciso la felicità, ho deciso quindi di cantarla per provare a rendermela più amica. Il brano è un manifesto autobiografico, in un momento della mia vita ho scritto alcuni pensieri e poi grazie all’aiuto di Stefano Paviani sono diventati il testo. Pur iniziando in un modo molto forte, il primo verso è “Vorrei solo sparire”, volevo dare un messaggio di speranza che arriva nel finale. La produzione musicale è stata affidata a Filadelfo Castro, meraviglioso musicista, con il quale abbiamo deciso di suonare la maggior parte degli strumenti dal vivo per rendere tutto più vero
Cosa ti rende particolarmente felice oggi?
Ci sono molte cose ma rischierei di scadere in un banale elenco. Provo delle belle emozioni quando canto e provo a restituire alle persone che mi ascoltano il bello e la meraviglia che io ricevo dalla musica. Soprattutto in questo momento abbiamo bisogno di belle evasioni e mi renderebbe felice sapere che anche solo una persona per 3 minuti, mentre ascolta “Come la felicità”, può trovare evasione
Sei una ragazza acqua e sapone, sincera e autentica come la tua musica e ciò si evince anche dal video ufficiale di Come la felicità. È stata una scelta realizzare questo clip o è venuto d’istinto?
È stata una scelta precisa mostrarmi come sono. Non mi interessa essere perfetta a tutti i costi, cosa che viene quasi imposta dai canoni odierni, ma voglio che le persone mi apprezzino così, senza trucchi o artifici. Il video è una manifestazione plastica del messaggio che c’è dietro a tutto questo progetto: la semplicità e la verità sono meglio di tante bugie urlate
Qual è il luogo che più ti ha ispirato in questi anni felicità? Nel clip se ne vedono tante di location nazionali e dai panorami mozzafiato.
Ho viaggiato molto e ogni luogo, per me, è stato fondamentale nella mia crescita e nel mio percorso artistico. Non saprei definirne uno, non vorrei togliere valore a qualche altro
Credi che nel panorama musicale odierno possa essere la semplicità e il bel canto la vera trasgressione?
Spero dì sì. È questa la mia scelta. Il bel canto avviene attraverso lo studio e la disciplina e io da molti anni lo studio e cerco di perfezionarmi ogni giorno. Credo che tutto passi da lì, attraverso il sacrificio si ottengono sempre i risultati. La semplicità non è una diminutio, anzi, è il coraggio di mostrare le proprie imperfezioni senza avere la necessità, che molte volte è paura, di nasconderle
Quando ti sei detta “voglio vivere di musica”?
Non ricordo un momento preciso, forse quando per la prima volta ho cantato dal vivo le mie canzoni. Le emozioni belle e pure che ho provato in quel momento sono state la scintilla che ha acceso il definitivo fuoco della passione e amore verso quest’arte. Sono sempre stata appassionata di musica, ne ascoltavo tantissima sin da bambina. Poi da adolescente ho intrapreso lo studio del canto e del pianoforte, cercando di migliorare sempre di più. Ero però molto riservata e restia a pubblicare i miei brani, poi ho preso piano piano coraggio e dopo averli pubblicati, li ho cantati dal vivo e in quel momento ho capito che avrei fatto di tutto per vivere di musica
Fai mai ascoltare i tuoi testi ad amici e parenti prima di trasformarli in brani fatti e finiti? Cosa ne pensano?
No, faccio ascoltare il “backstage” a una sola persona che mi accompagna in questo percorso sin dall’inizio. La prima persona che mi ha preso la mano e mi ha detto ‘tu puoi farcela’, ha sempre creduto in me e io nella sua sincerità. Ogni pensiero mio diventa, in qualche modo, anche il suo. Scrivere, soprattutto nella fase iniziale, è molto intimo e non sentirsi giudicati è fondamentale, bisogna scegliere bene chi ha la sensibilità emotiva giusta per condividere. Non faccio leggere o ascoltare mai niente prima che non ci sia già una “bozza” ben definita, non voglio essere influenzata dalle idee di tutti, sono una persona un po’ insicura e sono certa che i troppi giudizi e pareri mi porterebbero fuori strada. Voglio mostrarmi per come sono, non per come devo essere secondo il pensiero degli altri, scrivo quello che vivo e sento, nessuno è Elisa per viverlo, sentirlo e cambiarlo se non io
Qual è stato il complimento più bello che ti è stato fatto, a livello artistico, dai tuoi cari?
Più che complimento percepire e sapere che loro ci credono quanto me, se non di più, è la sensazione più appagante nel mio percorso artistico. Non c’è cosa più bella che avere di fianco persone che con orgoglio sono i tuoi primi fan e ti sponsorizzano anche quando vanno a comprare il pane. Non è stato facile inizialmente far capire l’importanza della musica nella mia vita, forse quando ho iniziato non avevo la maturità giusta per farglielo capire. Per i nostri cari, è vero che siamo sempre i più bravi del mondo ma, gli occhi di nonna con le lacrime mentre ascolta il tuo nuovo brano valgono di più di qualunque complimento
Con quale artista già affermato ti piacerebbe collaborare?
l primi nomi che mi vengono in mente, senza starci a pensare troppo, sono Samuele Bersani ed Elisa. Credo che siano due artisti meravigliosi che sanno donare la loro arte; quando ascolto i loro brani mi rispecchio molto, è li la vera vittoria di un artista. Mi verrebbero in mente tantissimi altri artisti, da Tosca a Levante, mi piacerebbe anche sperimentare duetti con artisti della scena più Underground e rap come Mostro, Rancore o Salmo. Amo tanti artisti di generi completamente diversi, è difficile dare un solo nome con precisione
Raccontaci qualche tuo vizio o abitudine particolare e qualche tuo difetto.
Oltre che dirvi un’abitudine, vi svelo anche un segreto. Può sembrare banale, ma prima di addormentarmi conto le pecorelle, altrimenti non riesco a prendere sonno! Poi sono esagerata in molte cose e mi fermo qui non perché non abbia altri difetti, ma perché è finito lo spazio per rispondere