Dopo il grande successo della scorsa edizione, è tutto pronto per il 23esimo appuntamento con il MEI. Dal 29 settembre al 1 ottobre Faenza si accenderà di musica, incontri ed esperienze imperdibili. Ce le racconta Giordano Sangiorgi, patron del Festival.
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Quali artisti saliranno sul palco quest’anno?
Saranno circa 200, di cui oltre il 90% artisti emergenti, com’è nello stile del MEI.
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Un grande successo, quello dello scorso anno, con oltre 30.000 presenze in soli quattro giorni. Quali novità ha apprezzato il pubblico?
Una programmazione ancor più strettamente connessa alle giovani generazioni e lo stretto legame tra gli indies storici e quelli attuali. Daniele Silvestri, Motta e Ghali hanno ottenuto uno straordinario successo di pubblico.
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Tra i panel più attesi c’è quello di sabato 30, con WIN, associazione mondiale dei discografici indipendenti. Di cosa si parlerà?
WIN, grazie all’invito di AudioCoop e con la presentazione di Massimo Benini di Evolution, ci illustrerà gli scenari futuri, le sfide e le battaglie che i produttori indipendenti (che rappresentano un terzo della produzione musicale mondiale) dovranno affrontare per restare all’interno di un mercato globale della distribuzione e diffusione musicale in mano a pochi monopolisti mondiali. Questi devono avere più concorrenza e devono pagare di più la filiera artistica e produttiva: parliamo di streaming come YouTube e Spotify. Inoltre è importante ottenere più diritti a favore di artisti e produttori, autori ed editori monitorando la diffusione musicale in analitica e sempre meno forfettaria per non favorire troppo i grandi big. Insieme a queste, tante altre iniziative comuni che possono coinvolgere gli indipendenti italiani.
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Quali altri incontri ci aspettano?
Certamente da segnalare quello di venerdì 29 settembre: il primo incontro nazionale degli operatori della Festa della Musica lanciata da due anni dal Mibact e supportata da Siae, che ha già ottenuto importanti risultati. Questi verranno presentati per l’occasione lanciando le date del 2018: il 21 giugno la Giornata Europea della Musica e il 16 giugno l’anteprima dei Giovani per la Musica a Palermo, Capitale Culturale d’Italia. Mentre domenica 1 ottobre da non perdere l’incontro della Rete dei Festival con i principali festival italiani dell’Italian Quality Festival e di altri promoter e organizzatori di rilievo (il Primo Maggio, Voci per la Liberta’, Indiegeno Festival e tanti altri).
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Qual è il messaggio che vuoi lasciare a tutti coloro che parteciperanno a questo grande evento?
Che la nuova musica nonostante la crisi economica, l’innovazione tecnologica e il cambiamento di gusti nei consumi ha ancora un posto centrale, pur con diversi modelli di fruizione, nella vita delle nuove generazioni e può continuare ad essere un lavoro creativo per tanti giovani, se le risorse vengono equamente ripartite e tornano in gran parte alla filiera artistico-produttiva, pur dovendo aumentare a 360 gradi il proprio impegno e sacrificio sia sul versante artistico che su quello imprenditoriale.