Ciao ragazzi, intanto piacere di conoscervi e grazie per questa intervista.
Parliamo del vostro nuovo album. Uscirà ufficialmente il 19 gennaio per l’etichetta Woodworm Label e prodotto da Andrea Marmorini già al lavoro con FASK e Motta,
anticipato dai brani “A tempo con te” e “Per nuovi pescatori” e dal video dell’omonimo singolo “Volevo fare bene” finalmente online. Ci parlate meglio di questo vostro nuovo progetto? Cosa dobbiamo aspettarci?
Siamo 5 ragazzi di Firenze che ormai sono 5 anni che suonano insieme, questo progetto in verità ha un vita ormai abbastanza lunga ma sta cominciando a prendere forma solo adesso. Questo disco per noi rappresenta un buon punto di partenza, il primo lavoro che abbiamo fatto era più un qualcosa per assestarsi col cantato in italiano e soprattutto la nostra esperienza come band era ancora agli albori. Adesso, anche grazie all’aiuto di Andrea Marmorini, ci sentiamo già più maturi e sicuri di noi da più punti di vista. Cosa ci si può aspettare non lo sappiamo manco noi.
Lo stesso giorno sarete impegnati dal vivo nella fase finale di Sotto il cielo di Fred, il festival che ogni anno assegna il Premio Buscaglione dedicato ai giovani talenti. Siete stati selezionati insieme ad altri 13 artisti / band su un totale di oltre 400 partecipanti. Quindi doppio appuntamento per venerdì 19 gennaio a Milano @ Serraglio.
Cosa ci potete raccontare di più a riguardo? Con quali emozioni affronterete il pubblico e i vostri sostenitori?
Il Premio Buscaglione è sicuramente uno degli ultimi contest interessanti e professionali rimasti in Italia. Ne abbiamo sempre sentito parlare ma solo quest’anno abbiamo deciso di parteciparvi. Sarà sicuramente una bella serata, oltretutto in concomitanza con l’uscita del nostro disco.
L’album è composto da 10 tracce. Oltre all’omonimo singolo “Volevo fare bene”, titolo nostalgico che richiama e racchiude in un certo senso il concept del disco, c’è qualche altro brano al quale siete particolarmente legati o volete raccontarcelo in maggiore dettaglio? A me, personalmente, mi ha colpito la canzone “Occhi di mare”…
Occhi di mare è stato uno dei primi brani che abbiamo scritto di questo album. Le prime sono state quella e “Per Nuovi Pescatori” ed è stata la prima volta che abbiamo provato, nel nostro piccolo, a sperimentare con archi, fiati e strumenti orchestrali. Il fatto che ha cambiato radicalmente il nostro approccio alla composizione è stato iniziare ad avere un nostro studietto privato dove abbiamo registrato tutti i provini e dove potevamo stare a giornate al computer a cambiare arrangiamenti.
Dal vostro omonimo disco d’esordio “La Notte”, che ricordiamo è uscito l’8 dicembre 2015 con la produzione artistica di Karim Qqru (The Zen Circus) candidatosi inoltre al premio Tenco come miglior Opera Prima 2016 raccogliendo favori di pubblico e critica, ad oggi come pensate sia cambiato il vostro modo di scrivere e comporre? Riallacciandosi al senso del vostro nuovo disco “Volevo fare bene”, vi sentite di poter dire di ritenervi pienamente soddisfatti o si può dare sempre di più?
Ovviamente possiamo dare sempre di più e anzi non vediamo l’ora di rimetterci a lavoro per il nuovo materiale. Pensiamo di essere un gruppo in costante sviluppo ed evoluzione. Può darsi che il prossimo disco sarà un disco reggae, oppure magari un disco hip-hop… aspettatevi tutto.
Certamente sentiamo che il nostro modo di scrivere stia migliorando e stiamo imparando sempre di più, ovviamente anche grazie ai professionisti con cui lavoriamo costantemente.
Tornando a voi , la vostra band nasce a Firenze e la vostra attuale formazione è composta da:
Yuri Salihi, Giulio Maria Di Salvo, Tommaso Brandini, Tommaso Sado Carlà, Alessio Bambi.
Ci raccontate qualcosa di più? Come vi siete conosciuti e quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il vostro sound?
Il nucleo fondatore di questo gruppo sono stati Giulio e Ale che si sono conosciuti ed hanno deciso di mettere su questo progetto. Poi lentamente si è sempre consolidato di più e nell’arco di pochi mesi eravamo noi 5. Dal dicembre 2012 ad ora siamo sempre rimasti noi 5 e non è mai stato cambiato un componente. Probabilmente presto ci uccideremo a vicenda ma questo è un’altro discorso. In principio eravamo più direzionati verso sonorità indie-rock/garage, poi col primo disco c’è stata una svolta quasi sullo stoner; adesso ci piace sperimentare con le melodie e con gli arrangiamenti. Si può dire che ci siamo spostati su delle sonorità più pop, a noi piace pensarci come una specie di Flaming Lips in italiano anche se non è vero 🙂
Con il primo tour promozionale del vostro album d’esordio avete collezionato date da nord a sud Italia e vantate aperture ad artisti importanti quali Ministri, Fask, Giorgio Canali, Calcutta, Ghemon, Rachele Bastreghi (Baustelle).
Qualche anticipazione per le vostre date future? C’è qualche artista in particolare con il quale vi piacerebbe confrontarvi e che fin ora non si è presentata l’occasione di poterlo fare?
Il nuovo tour sta già prendendo forma e non vediamo l’ora di fare uscire le date. Non abbiamo un gruppo specifico con cui vorremmo condividere il palco, in questi anni abbiamo conosciuto tanti artisti che rispettiamo e con cui ci piacerebbe suonare. Vedremo un po’ cosa succederà!
Volete fare qualche ringraziamento speciale?
Se c’è qualcuno da ringraziare sono sempre Andrea Marmorini, Marco Gallorini e tutta Woodworm Label perché sono una famiglia di persone bellissime.
C’è qualcosa che volete condividere con noi e che fin ora non avete avuto l’opportunità di poter dire?
No siamo timidi.
Grazie per la vostra disponibilità.