Il ricordo di colui che ha rivoluzionato il tango raccontandolo con un linguaggio accessibile a tutti: questo è l’omaggio che Max Zanotti, insieme a tanti grandi artisti italiani, ha deciso di realizzare nel progetto ASTOR EN CLAVE OSTILE. Scopriamo un po’ di più su di lui e su questa partecipazione.
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Astor en clave ostile: un progetto in cui hai omaggiato, insieme ad altri grandi artisti italiani, l’indimenticabile Astor Piazzolla. E lo hai fatto a modo tuo. Ci racconti come?
- C’è un punto di incontro tra il tuo modo di intendere la musica e quello dell’artista argentino?
Credo nella ricerca della melodia e del senso ritmico delle parole…
- La tua carriera è spesso incrociata da collaborazioni con altri artisti, da quelli che hanno fatto la storia della musica italiana, come Enrico Ruggeri, ai più giovani che stanno definendo un nuovo volto di quest’arte nel nostro paese. Come ti relazioni con questi due mondi?
Trovo molte differenze tra gli artisti del passato e le nuove generazioni. Non ho una grande opinione dei nuovi “talenti” che ci stanno propinando. Però sono gusti e non voglio giudicare nessuno. Dico solo che non mi ricordo ultimamente qualcuno che mi abbia incuriosito. Si cerca di seguire le mode del momento e questo si sente nella freddezza delle canzoni: pochi sono veri e tanti sono copie.
- Dall’avventura con i DEASONIKA all’esperienza con un album tutto tuo: cos’è cambiato?
Sicuramente la scrittura, l’esperienza solista mi ha fatto capire che amo stare in una band, per questo ho formato i Casablanca e tra poco pubblicheremo il secondo disco che segue quello omonimo del 2016. Comunque sono entrambe esperienze costruttive, soprattutto di stile e arrangiamento. Mi piace avere spazi in cui sono solo, è per questo che prima o poi pubblicherò altri dischi solisti.
- Quali sono i progetti dopo Astor en clave ostile?
Come ti accennavo uscirà il secondo disco dei Casablanca e per un po’ sarò impegnato con la band. Di altre cose per ora non ne sento il bisogno, a parte le produzioni che faccio abitualmente. Sono convinto che con il progetto Astor en clave ci si potranno togliere tante soddisfazioni artistiche, anche live.