Ciao Olivia benvenuta.
Parliamo del tuo singolo di debutto. Canzone facilmente orecchiabile ma con un significato decisamente più profondo… Ci spieghi meglio qual’è il suo messaggio e cosa vuole rappresentare?
Ciao a voi!
“Non ho non so” è una canzone esplicita e diretta sia a livello musicale che di testo: è la fotografia del momento in cui due persone si lasciano, un’esperienza che provano più o meno tutti prima o poi. Parla di quel momento in cui uno dei due si rende conto che la coppia è cambiata, che non ci si piace più ed è ora di trovare il coraggio di lasciarsi. Una cosa molto difficile e traumatica, come tutti i cambiamenti ma, purtroppo o per fortuna necessaria e liberatoria in certi casi.
La canzone è accompagnata anche da un videoclip pubblicato sul canale youtube. Ci racconti qualche aneddoto inerente alle riprese fatte per realizzarlo?
Girare il videoclip è stato divertentissimo e lo abbiamo girato tutto in un giorno. La regia è di Emanuel Lo e il direttore della fotografia è Diego Buonanno, entrambi due professionisti eccezionali e simpaticissimi, gli assistenti Silvio Tufanari e Lorenzo Lecci non sono stati da meno e ho adorato gli abiti e il trucco curati rispettivamente da Valentina Davoli e Claudia Lipari.
Al mio fianco ho avuto Antonio Balsamo: un ballerino bravissimo che ha interpretato il mio “uomo manichino” in maniera impeccabile… nessun ragazzo che ho avuto nella vita reale è mai riuscito ad essere così paziente con me!
Per quanto mi riguarda mi sono svegliata presto, era febbraio, faceva freddo e a tratti pioveva ma ho sofferto un po’ solamente quando abbiamo girato la scena al pianoforte nei sotterranei del Lanificio 159; per il resto non ho fatto altro che essere me stessa, tutte le espressioni che faccio sono esattamente le mie ed è stato divertente quando i miei amici guardandomi in video me l’hanno fatto notare.
Sei un giovane talento maturato al Cet di Mogol e già vincitrice di diversi premi come quello indetto dalla Zanichelli Editore “Scrivi una canzone con Cheope e Giuseppe Anastasi”, il premio “La Compagnia di Donida” al Premio Donida 2016 e la prima edizione del Premio “Totò Savio”. Come è stato rapportarsi con i giurati e con il pubblico che ti segue? Parlaci delle tue emozioni e dell’impatto avuto sul tuo modo di scrivere e comporre dopo queste esperienze.
Generalmente sono molto ansiosa ed emotiva ma in certi casi viene in mio soccorso una specie di spirito di sopravvivenza e penso solo a cantare e dire quello che voglio dire quindi rapportarmi con giurati e pubblico è una cosa che mi viene naturale e mi piace guardare le facce della gente appena finisco di cantare… da lì capisco tutto. Quello che vivo, spesso lo realizzo dopo e mi stupisco più quando scrivo una canzone che quando vinco un concorso proprio perché non me ne rendo conto all’istante. Il mio modo di scrivere è indubbiamente migliorato nel tempo ma questo soprattutto grazie al CET e al pubblico, i concorsi sono solo un valido allenamento.
Attualmente sei anche in gara per i seguenti premi: Premio Bindi, Premio Lunezia e Festival Show. Cosa ti aspetti dalla tua carriera artistica e quali sono le tue maggiori ambizioni?
Le mie maggiori ambizioni sono scrivere, cantare, riempire teatri un giorno e collaborare con grandi artisti. In generale non amo molto la competizione, la trovo una cosa triste da abbinare a un’arte come la musica, ma vincere Sanremo non mi dispiacerebbe!
Parliamo un po’ più di te.
Sei nata a Civita Castellana il 12 luglio 1990, dopo circa 10 anni di studio della danza, nel 2010 inizi a dedicarti al canto e al pianoforte e nell’arco di un anno inizi a scrivere canzoni. Come nasce la passione per la musica? Cosa ha fatto scattare in te la necessità di doversi raccontare?
In realtà la passione per la musica ce l’ho sempre avuta sin da bambina: cantavo a casa e nelle recite, mi divertivo ad inventare testi in italiano sulle canzoni inglesi (poi al CET ho scoperto che è così che si studia al corso Autori), sono cresciuta circondata dalla musica che mi facevano ascoltare i miei nonni e i miei genitori. Cosa mi abbia portata a scegliere improvvisamente questa strada non lo so… me lo sto ancora chiedendo, ma qualunque cosa sia stata la ringrazio tutti i giorni. So solo che la mattina dopo l’orale degli esami di maturità mi sono svegliata, ho guardato mia madre e le ho detto: “a Settembre mi iscrivo a scuola di canto”.
Parliamo delle tue influenze musicali.
Quali sono i principali artisti ai quali ti ispiri per le tue composizioni?
Per me è sempre difficile rispondere a questa domanda perché in realta ascolto tanta musica e tanti generi diversi da sempre. Sono cresciuta con Lucio Battisti, Dalla Pino Daniele e il primo CD che ho avuto è stato di Jovanotti, poi mi sono appassionata a Vasco Rossi ma nel frattempo ascoltavo i Beatles, Jim Morrison ma anche i Backstreet Boys, Robbie Williams, Caparezza e gli Articolo 31. Quando scrivo non mi ispiro ad altri artisti ma solo a quello che ho bisogno di dire in quel momento poi lascio che le contaminazioni musicali vengano fuori da sole inevitabilmente ma fatico a riconoscerle.
Nel 2012 vinci una borsa di studio per il corso Interpreti presso il CET di MOGOL, studi con Carla Quadraccia (in arte Carlotta) e negli anni successivi ti aggiudichi altre due borse di studio grazie alle quali frequenterai successivamente il Corso Autori con Giuseppe Anastasi e il corso compositori con il Maestro Giuseppe Barbera.
Ti perfezioni tecnicamente sotto la guida di Elsa Baldini e nel frattempo collabori come autrice con il M°Mauro Lusini, compositore di “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”.
Dagli inizi ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi c’è qualcuno in particolare che vorresti ringraziare per averti accompagnato nel tuo percorso artistico?
Tante persone, veramente tante. Sono stata fortunata, ho avuto sempre il sostegno della mia famiglia e dei miei amici, ma anche e soprattutto della mia etichetta discografica, la Fenix Entertainment e della mia insegnante e manager Carla Quadraccia, quindi ringrazio loro, il CET di Mogol e tutti quelli che ho dimenticato di ringraziare.
Se tu dovessi esprimere un desiderio, con chi ti piacerebbe collaborare musicalmente? C’è qualche artista in particolare con il quale ti piacerebbe confrontarti e che fin ora non si è presentata l’occasione?
Quando sogno lo faccio in grande, però so anche accontentarmi… Mi piacerebbe collaborare con Vasco Rossi ma se lui non vuole cantare con me mi andrebbe bene anche per un aperitivo.
Vuoi aggiungere qualcosa? Progetti per il futuro, vuoi regalarci qualche anticipazione?
Sto lavorando al disco che è in fase di arrangiamento, nel frattempo sto scrivendo cose nuove, a settembre gireremo il video del secondo singolo e per tutti gli aggiornamenti potete seguirmi sulla mia pagina Facebook “Olivia” e sulla pagina Instagram “olivia_songwriter”
Grazie per la tua disponibilità.