Shade, rapper dal background veramente eterogeneo e ampio, ha anche vinto (nel 2013) MTV Spit condotto da Marracash, è doppiatore e ha partecipato a Zelig Urban Talent nel 2011, aggiudicandosi la prima tappa. Shade è abilissimo con le parole e le rime, sembra essere nato per il freestyle, e sa mostrare le sue tante sfaccettature nei feat., come quelli con Federica Carta.
Federica Carta, voce pulita ma profonda, l’abbiamo conosciuta grazie ad Amici, di Maria De Filippi, nell’edizione 2016/2017. Moltissimi i riconoscimenti, già con il primo singolo e album datati 2017, e da allora conta un successo dietro l’altro. Molto versatile vocalmente, ha un timbro morbido ma definito, riconoscibile, un mood da “brava ragazza” che però nasconde molto, molto altro e con “Per Sempre Mai” si afferma con ancor più decisione.
Federica e Shade, insieme, ci hanno abituato a brani orecchiabili che non passano inosservati come: “Irraggiungibile” e “Senza farlo apposta” con il quale hanno partecipato a Sanremo 2019.
Shade e Federica Carta firmano “Per Sempre Mai”, nuovo singolo che è più di una hit estiva, è un brano che segnerà anche i mesi a venire. A sottolinearlo non solo la tematica, gli amori vissuti anche in discoteca, ma pure il look dei protagonisti nel videoclip che già gira su YouTube. Voglia di leggerezza, di amori ed emozioni autentiche, di buona musica e, perché no, anche un po’ di nostalgia dei 2000. Il pezzo porta infatti con sé sonorità e atmosfere tipiche di quegli anni, ma riviste in chiave totalmente attuale.
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Shade e Federica Carta ed ecco cosa abbiamo scoperto in esclusiva per JamSession 2.0.
Come descrivereste il singolo Per Sempre Mai in poche parole?
F. “È molto spontaneo”.
S. “È diverso dai nostri precedenti singoli insieme, è anche totalmente diverso dalle classiche hit estive che si sentono abitualmente. È stato divertente il messaggio di un ragazzo sul brano: ‘Pensavo di divertirmi, di ballare, e invece mi hai fatto salire tutte le vibes di quando mi ha lasciato la mia ex’. Diciamo che ha tutte due le componenti sia quella emotiva, sia quella del ballare, cantare, divertirsi tipica dei pezzi estivi. Abbiamo cercato di realizzare qualcosa di coerente con il nostro passato artistico, ma che fosse anche coerente con il futuro e con il mood estivo”.
Per Sempre Mai apre le porte a vostre imminenti, o quasi, collaborazioni?
F. “No, è una collaborazione a sé. Siamo contenti di averlo fatto adesso e in questo modo. Credo si senta da parte di entrambi l’impegno che ci abbiamo messo nel voler creare qualcosa di unico nel suo genere”.
A cosa vi siete ispirati?
S. “Abbiamo ascoltato un bel po’ di cose, anche dall’estero, e le vibes degli anni 2000 ci piacevano. Posso citare i Black Eyed Peas, LMFAO, tutti quegli esempi party ma che avevano sempre una parte emozionale, il lavoro è stato fatto su questi reference. E come è giusto fare abbiamo contestualizzato nel periodo che stiamo vivendo. Doveva avere quel sapore ma doveva suonare attuale. C’è stato un bel lavoro dietro, lungo, ma siamo contenti. Delle volte mi danno e dico, siamo andati a impelagarci con un pezzo per l’estate ma più complicato del previsto per quello al quale è abituato il pubblico. Però dovessi sentirlo tra dieci anni direi è stato proprio figo”.
I vostri anni 2000, non puramente vissuti, ma anche come mood, stile, ricordi: a cosa li associate?
F. “Io avevo un anno nel 2000, ma comunque li ho vissuti, grazie anche a mia sorella più grande che ascoltava ad esempio i Tokio Hotel, i Modà, i Sonora, quelli mi vengono in mente”.
S. “Io penso più a Eminem, per me è stato proprio un cataclisma sulla mia vita. ‘Without Me’ su tutte, che ora è anche virale su TikTok, l’hanno remixata un miliardo di volte, vedi le hit così quanto rimangono. Penso a Eminem e tutto il rap americano, Dr. Dre, Snoop Dog, ecc.”
Qualcosa di divertente del making-off di Per Sempre Mai?
F. “È stata la prima volta in cui eravamo fisicamente insieme durante la scrittura del pezzo e la lavorazione. Prima abitavo a Roma e registravo da un’altra parte. Invece una cosa che non c’entra con il making-off la voglio raccontare. Shade non va mai in discoteca, però quando esce si devasta, diventa. Una sera abbiamo deciso di andare a ballare, tra l’altro due minuti prima eravamo sul divano a guardare un documentario sugli animali più carini del mondo”.
S. “È stato divertente perché era la serata in cui si esibiva il mio DJ, che poi è anche il mio produttore, e ha prodotto Per Sempre Mai. Ho scavalcato la consolle, ho preso il microfono al vocalist e l’ho fatto io. È stato bellissimo”.
Per Sempre Mai lo vede un pezzo molto autentico, vero…sicuramente maturo artisticamente.
F. “Sì, siamo cresciuti molto artisticamente. Anche se devo ancora trovare la mia strada, musicalmente parlando, questo brano ha delle sonorità molto interessanti che sicuramente mi porterò dietro in progetti futuri”.
S. “Federica non se la sentiva all’inizio di fare questa cosa un po’ più dance”.
F. “È totalmente diverso da quello che abbiamo fatto precedentemente insieme, e da quello che ho sempre fatto io. Però spingersi oltre il proprio limite è essenziale, soprattutto se ti piace sperimentare, se hai voglia di crescere e di far vedere tutte le sfaccettature che hai”.
Qualche altra chicca su Per Sempre Mai?
S. “C’è sempre una ragazza che piange in discoteca, fateci caso, come racconta il testo. È ancora visto un po’ come un tabù piangere, specialmente per gli uomini e poi noi maschi tante volte siamo vittime del nostro stesso sistema un po’ patriarcale da maschio alfa che ci siamo autoimposti. È liberatorio piangere, fa proprio bene! So che dopo un pianto liberatorio sto meglio, ma delle volte non riesco a farlo”
Cosa vi aiuta nella creazione di un pezzo, c’è qualcosa di liberatorio ai fini dell’ispirazione?
F. “Mi sento libera quando canto, è liberatorio. Delle volte ascolto un disco intero e mi viene voglia di scrivere anche se sono le quattro di notte. L’emozione più forte che provo me la crea proprio la musica.”
S. “La cosa migliore in fase di composizione soprattutto, perdonate il termine, è cazzeggiare. Avere la testiera a disposizione e cantare e suonare qualsiasi cosa, ma anche stupida. E ricordare a te stesso che ti stai divertendo, perché bisogna dire che noi siamo davvero privilegiati a fare il lavoro che facciamo, è una grande fortuna e devi blessarla quotidianamente, quindi divertirti facendolo. Noi suoniamo di tutto, da L’amour toujours di Gigi D’Agostino a Mina e Celentano, si crea subito un clima più rilassato e ti diverti proprio, il segreto è proprio quello”.
Un pregio e un difetto dell’altro?
F. “È veramente caxxxxxxo! (ride) Lui non si rassegna, è un perfezionista. Un pregio: è molto buono, buono e gentile con tutti”.
S. “Anche Federica è buona, è una delle amiche più preziose che tu possa avere nella tua vita, ma questo essere buona la porta a illudersi, fidarsi facilmente. E poi chi deve raccogliere i cocci, mettere l’Attack, sistemare tutto sono io (ride)”.
Un ostacolo, una cosa che vi fa proprio arrabbiare?
S. “Una cosa con la quale lotto quotidianamente: vorrei n0n essere più considerato un artista emergente. Forse anche il mio aspetto, il mio sembrare più giovane non aiuta. In realtà sono sulla scena da più di dieci anni, ma già avevo una gavetta di freestyle, ecc. Me me sono fatto una ragione io, non sono giovane, è ora che lo faccia anche l’ambiente musicale. Sia io che Federica abbiamo dei numeri molto importanti, dei successi delle certificazioni, delle esperienze considerevoli. Diciamo che il riconoscimento dagli addetti ai lavori arriva, manca al di fuori, lo dico senza fare polemica”.
Per Sempre Mai (Epic Records/Sony Music Italy), il nuovo singolo di Shade feat. Federica Carta, è in radio e su tutte le piattaforme digitali. La produzione è firmata da Jaro (producer di tutte le hit di Shade) ed Enrico Brun. Il videoclip, già su YouTube, è diretto da Federico Santaiti con la produzione di Overlock.
Il nuovo album di Shade (“Diversamente triste”) uscirà il 7 luglio, con all’interno Per Sempre Mai, presto news.
Credit PH: RUSSEAUX
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