“Restiamo Umani” è il nuovo singolo di THE BASTARD SONS OF DIONISO disponibile dal 1 di Aprile per le radio e su tutti gli store digitali, brano che ha anticipato l’ottavo disco di inediti della discografia della band trentina “Dove sono finiti tutti?” e che è già disponibile dal’8 aprile per Fiabamusic/distr. Artist First.
Scambiamo due chiacchiere con loro. Ciao e benvenuti a Jam Session 2.0
Come nasce il vostro nuovo progetto e in cosa si differenzia dai vostri precedenti lavori?
La ricetta può sembrare fin troppo semplice. Servono 3 persone che cantino e suonino. Uno la chitarra, uno il basso e l’altro la batteria. Da questo presupposto parte la creazione della nostra musica, e negli anni le cose non sono cambiate da questo punto di vista. Un progetto che nasce per essere suonato live. Naturalmente sarebbe semplicistico non parlare del fatto che “Dove sono finiti tutti” è il frutto di 19 anni di attività musicale assieme. Il come è difficile da definire. La sensazione è stata ambivalente, ma è come lo è stata sempre, finora, come se fosse il primo ma anche l’ultimo disco. La tensione creativa, il confrontarsi, la cura di ogni suono e di ogni parola. La pandemia ha dilatato i tempi e ci ha dato la possibilità di approfondire il lavoro e questa può essere vista come la prima delle differenze rispetto ai lavori precedenti. Una differenza che ha inciso in fase di registrazione delle batterie, nella fase di lavoro sui testi ed infine con le varie collaborazioni che si sono concretizzate a mano a mano che il disco prendeva forma.
A celebrare l’uscita del vostro nuovo album c’è anche il videoclip ufficiale, pubblicato sul vostro canale YouTube, che accompagna l’uscita del singolo “Restiamo Umani”.
Quale è il messaggio che volete trasmettere al pubblico? Secondo il vostro punto di vista, quanta ‘umanità’ è rimasta nella realtà e quotidianità che viviamo tutti i giorni?
Il messaggio è di chi lo riceve. Scriviamo in modo tale da lasciare all’ascoltatore la libertà di capire ciò che vuole. In base all’esperienza le persone imparano le parole con cui capiscono e con cui pensano di poter farsi capire. Queste hanno un valore emotivo diverso per ognuno e più diventano personali più queste si legano ad emozioni specifiche e per tutti differenti. Inoltre il momento in cui la persona ascolta influisce sulla percezione. Se chi ascolta vuole sentire la speranza di un’umanità che può essere migliore lo farà. Se chi ascolta sente che l’umanità rimarrà sempre la stessa ripetendosi in tutti i suoi errori farà altrettanto.
L’album è composto da 8 tracce (Sirene, Il tuo tesoro, L’isola di chi, Tali e squali, Ribelli altrove, Restiamo umani, Ti piace o no? È l’ora) ed è caratterizzato da un sound rock’n’roll anni ‘ 70, da solide chitarre e un rilevante uso di cori (Tali e squali).
Aggiungo ribelle, immediato e piacevole all’ascolto.
C’è una canzone in particolare alla quale siete legati e su cui volete soffermarvi maggiormente, oppure il disco è strutturato per essere ascoltato nel suo insieme?
Ogni nostro lavoro nasce per essere preso nella sua interezza. Come un percorso da correre assieme con la sua dinamica ed andirivieni di sensazioni, colori, meteorologia e mitologia.
Ogni canzone ha la sua genesi e meriterebbe un racconto specifico. Sono tutte legate a momenti che stavamo vivendo (ad esempio “Tali e squali” sarebbe uscita con altro testo ed un ritornello differente nell’estate-autunno del 2020 se non ci fosse stata la pandemia), a persone che abbiamo conosciuto e che ci hanno ispirato (“E’ l’ora” “Ribelli altrove”), ed ognuna è legata alle persone con cui abbiamo collaborato di volta in volta in uno scrigno di ricordi di fotografie musicali.
A questo progetto musicale hanno partecipato numerosi artisti e musicisti, volete fare qualche ringraziamento speciale a riguardo?
I musicisti che hanno collaborato a questo progetto sono: Clemente Ferrari (hammond, synth, sequencer) Tommaso Pedrinolli (percussioni), Luca Frisanco (flicorno), Massimo Ciste (fiati), Alessandro Serioli (Synth e Piano).
Per la prima volta ci sono delle voci femminili, ed era ora! Sono: Ambra Marie, Caterina Cropelli, Sara Picone. Gli autori con cui abbiamo lavorato sono Antonio e Piero Fiabane, Emanuele Lapiana, Oscar De Bertoldi. I Tecnici sono Marco Dal Lago (Mix), Giacomo Plotegher (Master), Marco Sirio Pivetti (Metro Rec Studio “Drum Session 1”), Fabio De Pretis e Mauro Iseppi (Blue Noise Recording Studio “Drum Session 2”). A tutti loro va il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine.
Con l’uscita di “Dove sono finiti tutti?”, dal’ 8 Aprile da Roma, nel frattempo, è partito anche il tour di presentazione.
Con quali emozioni vi esibite ogni volta?
Riprendendo il tema di “Dove sono finiti tutti?”, sotto il palco ci sono ancora persone disposte ad ascoltare musica dal vivo?
Si, le persone finalmente hanno potuto ricominciare a scendere in strada e a fare festa. Noi ci siamo preparati una domanda alla quale darci una risposta. E la strada ha ricominciato a scorrere sotto le ruote del furgone. Le ultime date nei club ci hanno scaldato per bene, ora si comincia con le situazioni all’aperto. Non vediamo l’ora.
Parliamo un po’ più di voi.
Originari della Valsugana, in Trentino avete raggiunto la notorietà per essere arrivati secondi a X Factor nel 2009.
In realtà nascete come power trio nel lontano 2003, scoprendo subito una sintonia musicale e naturalezza immediata fra di voi.
Quali sono, le caratteristiche che più vi accomunano e che a distanza di tanto tempo vi permettono di coltivare e mantenere il vostro grande affiatamento? 19 anni che suonate insieme non è da tutti …
La musica per noi è sempre stata l’espressione della nostra libertà, la possibilità di girare la penisola per fare festa con chiunque ci ha ospitato e con chi era li con noi. Tante storie e volti che tornati a casa riempiono i nostri più bei ricordi. Alcuni diventano leggende. Ognuno è interdipendente dagli altri, altrimenti sarebbe una prigione alla quale essere legati, coltiviamo la nostra passione per andare sempre un passo avanti per la nostra strada.
Da allora avete all’attivo 7 album pubblicati e un EP (disco d’oro), numerosi premi e riconoscimenti – tra gli ultimi, la ‘Menzione Speciale del Premio Lunezia 2018’ per il valore musical-letterario dell’album “Cambogia” (2017) e la Targa Tenco 2018 per il ‘Migliore Album Collettivo a Progetto’ con ‘Voci per la Libertà’, dove comparite con il brano “Sulla Cresta dell’Ombra”.
Altra vostra caratteristica, oltre il lungo percorso artistico, è l’intensa attività live: come già detto in 19 anni di attività avete realizzato un’infinità di concerti in tutta Italia, esibendovi anche in importanti aperture per artisti internazionali come Ben Harper, Robert Plant e Green Day.
Chi sono gli artisti ai quali vi ispirate maggiormente e con i quali non c’è stata ancora occasione di potervi esibire insieme? TBSOD, un giorno, suoneranno/collaboreranno con?
I riconoscimenti che sono arrivati negli anni, i festival con artisti internazionali, sono stati momenti in cui tutto l’impegno costante del nostro lavoro ci ha dato i suoi frutti più tangibili. Soddisfazioni che ti ricaricano di tantissime energie che è così difficile trovare nel mondo della musica. Ognuno di noi ha gusti differenti e le ispirazioni sono le più varie. Il risultato dei Top 3 in base alle nostre ultime infatuazioni risulterebbe in un featuring tra Jonathan Hulten, Josh Homme, Iron Maiden il tutto in versione 8Bit.
Dovendo fare un bilancio, da allora ad oggi, il modo di scrivere e comporre dei TBSOD come è cambiato e maturato negli anni?
Noi ci sentiamo sempre gli stessi, ma fortunatamente siamo cambiati. In un certo senso quello che è stato fatto è continuamente evolvere di album in album dal punto di vista della scrittura. Nell’ambiente musicale italiano abbiamo visto tantissimi artisti tradursi in un mondo sempre più digitale. Il fine primario della nostra musica non è la riproduzione in streaming da uno smartphone, anche se è sicuramente un metodo comodo per utilizzare la musica. È pensata per essere proposta dal vivo. E questo è rimasto sempre lo stesso, è la percezione della realtà che è cambiata.
Ora siete impegnati con la presentazione del vostro nuovo disco e con le serate live, ma c’è qualche anticipazione sui vostri prossimi progetti futuri? Volete aggiungere qualcosa?
I progetti per ora sono di iniziare la tournee estiva e probabilmente uscire con l’ultimo video che sarà tratto da questo album per l’inizio della tournee autunno-invernale. Volevamo aggiungere un ringraziamento a voi, ed ai vostri lettori per averci dedicato questo tempo. Alla prossima, magari ad un concerto, saluti dai TBSOD.
Saluti.