Il grande pubblico l’ha conosciuta grazie al talent The Voice, ma la sua musica nasce insieme a lei, quando da giovanissima componeva i suoi primi brani. Claudia Megrè sta per attraversare l’Italia con il suo nuovo tour, portando con sé un repertorio fatto di sogni realizzati, di conquiste ottenute con determinazione e di nuovi progetti.

  • “Tu non puoi”, un mood fresco e nuovo rispetto ai tuoi precedenti lavori. Raccontaci meglio cosa c’è di nuovo nel tuo ultimo singolo.

Ho scritto Tu non puoi un anno fa circa, con la voglia di comunicare un concetto importante ma in modo leggero. In Tu non puoi prevalgono la voglia e la forza di ritrovare se stessi dopo una delusione personale o d’amore e la capacità di riprendere in mano da soli la propria vita. Per la prima volta accanto alle mie sonorità predilette pop-rock è comparsa la cassa in quattro che ha dato vita a un groove trascinante, donando al brano un concentrato di carica ed energia positiva. Sono stata molto felice e sorpresa nello sperimentare sound nuovi e fondere un testo molto reale e alle volte tosto a delle sonorità volutamente molto energiche e trascinanti. Nella vita poi credo che in alcune occasioni le cose più importanti debbano essere dette con ironia e affrontate con il sorriso.

  • A differenza di molti giovani artisti lanciati dai talent, la tua carriera musicale esplodeva già prima della partecipazione a The Voice. Cos’è cambiato da quando Piero Pelù ti ha accolto nel suo team?

Ho cominciato a suonare il pianoforte a 5 anni e la chitarra a 7. A scrivere canzoni a 10 e a portarle in giro con la mia chitarra in vari contest, rassegne, pub, locali e cantine a 13 anni. Una gavetta che segna più della metà dei miei anni e continua tutt’oggi. Quindi non ho mai pensato la mia vita senza musica e a 27 anni, quando si è presentata la possibilità di partecipare a The Voice e di confrontarmi per la prima volta con una realtà televisiva, non ho esitato e mi sono messa in gioco con grande gioia ed umiltà, cantando cover stupende, confrontandomi con tanti talenti e tanti esperti del settore. Con il mio coach da subito grande stima reciproca, infatti mi ha fatto immenso piacere il suo valorizzare il mio essere musicista e cantautrice. Insomma è stata una bellissima esperienza nel mio percorso musicale!

  • Tra le tue collaborazioni spiccano due nomi molto noti nel mondo del rap italiano: Guè Pequeno e Clementino. Che rapporto hai con questo genere musicale?

Da cantautrice pop rock, collaborare con due grandi rapstar del loro calibro è stato per me meraviglioso e formativo. Entrambi hanno scritto delle strofe strepitose con stile e maestrìa. Pur facendo un altro genere musicale, personalmente amo tutta la musica e ascolto con piacere e curiosità anche musica di questo genere. La musica rap e le sonorità hip hop mi piacciono davvero tanto e non ti nascondo che ultimamente in alcune canzoni che sto scrivendo mi piace e fondere i sound acustici o rock alle sonorità underground.

  • Avevi appena 11 anni quando hai composto i tuoi primi brani. Da cosa traevi ispirazione?

Da quando è venuta a trovarmi per la prima volta da bambina, l’ispirazione non è mai più andata via. Lei è imprevedibile. Arriva nei momenti più impensabili e inaspettati. Alcune volte sono da sola, altre in compagnia, in casa, in studio o all’università. Lei all’improvviso arriva nei luoghi più disparati ed è come se d’un tratto nella mente mi si presentassero contemporaneamente parole e musica. È difficile da spiegare, sembra assurdo ma è così. Magari per mesi non succede nulla. Poi riappare. Per questo ho da sempre l’abitudine di portare con me nello zaino un quaderno e delle penne. A 11 anni la prima canzone che scrissi la dedicai all’immensità del cielo azzurro. S’intitolava Under the sky.

  • “Le ragazze fanno grandi sogni” è la cover che hai di recente riportato a galla in un duetto con lo stesso Bennato e un video diretto da Emanuel Lo. Come mai la scelta di questo brano?

Dietro la nascita di questo duetto c’è un aneddoto che a me piace raccontare perché è un po’ come fosse una favola a lieto fine. Per anni mi sono raggomitolata in un angolo dello studio musicale in cui Edoardo andava con la sua band e che frequento tutt’ora con i miei musicisti. Passavano le ore ed io rimanevo lì incantata ad ascoltarlo. Lui neanche si accorgeva di me, ma a me bastava ascoltare dal vivo quelle canzoni che accompagnavano la mia crescita e vederlo all’opera in studio. Restavo immobile per paura che se avessi fatto rumore magari mi avrebbero detto che non era possibile ascoltare o disturbare. Poi una sera, dopo tanti anni, si spezzò una corda della sua chitarra mentre registrava una canzone. In quel momento nessuno aveva quella corda ed essendo piuttosto tardi per andare a comprarla, gli proposi di utilizzare la mia di chitarra. Fu così che Edoardo si accorse di me.
 Conoscerlo e potergli fare ascoltare un giorno la mia musica era per me un grande sogno. E forse proprio da questo nasce la mia scelta del brano Le ragazze fanno grandi sogni. Mai avrei pensato in vita mia di poter duettare con un mio idolo artistico. È stato un onore immenso e un’emozione indescrivibile poter ricantare questo suo brano proprio insieme a lui.

  • C’è un tour all’orizzonte?

Sì, il Tu non puoi Tour, che prende appunto il nome dal singolo da poco pubblicato.

Non vedo l’ora di poter suonare le mie canzoni e le cover rivisitate ad hoc in giro per l’Italia con la mia inseparabile chitarra e con la mia band strepitosa, formata da grandi professionisti con cui ho il piacere e la fortuna di lavorare.

Per un cantautore poter cantare per la gente che sarà lì ad ascoltare la propria musica è la gioia più grande.

Le date sono e saranno in costante aggiornamento sulle mie pagine social.

Vi aspetto!
Che sia una grande Estate 2016 per tutti.
Claudia