Valentino Negri, cantautore, pianista, chitarrista e molto di più … un curriculum di tutto rispetto con nomi importanti, molti artisti affermati in Italia e all’estero, primo fra tutti Drupi.

Ciao Valentino intanto piacere di conoscerti e grazie di averci concesso questa intervista.

  • “PENSAVO” è il tuo nuovo singolo, ti va di parlarci meglio di questo tuo progetto? Una poesia ed una intensa dichiarazione d’amore… Vuoi svelarci qualcosa di più?
Ciao , piacere mio e grazie a voi.. Sì ,devo dire intanto che “ Pensavo” è una ballad un po’ anomala per un album rock come Black, ma avevo tante cose da dire e quindi la voce è uscita così, come se fosse una narrazione, un’apertura totale e un esame di coscienza sussurrato ma intenso che nel ritornello esplode in un messaggio positivo e una dichiarazione di puro amore verso ciò che riesce a farci dimenticare tutte quelle cose della vita che ci opprimono e ci schiacciano e dice , “ogni volta che sei qui con me tutto il resto è così inutile non è più un limite” .. cioè non mi importa più di nulla e mando tutto a quel paese.. che poi e’ l’essenza del rock e a volte un trucco per vivere meglio. E’ un brano che si distacca un po’ da tutto il resto dell’album anche come sonorità, me è sicuramente quello che più mi rappresenta in questo momento della mia vita.
  • Leggo la tua biografia e hai un curriculum di tutto rispetto, sei cresciuto con la musica nel sangue praticamente in tournée, hai una formazione accademica e suoni diversi strumenti.Che influenza ha avuto tuo padre in tutto questo? Ti va di parlarcene?
Assolutamente fondamentale, mi ha insegnato e tramandato l’amore e il rispetto per la musica. E’ mancato quando avevo 16 anni e da quel momento ho realizzato che la musica sarebbe stata la mia vita in ogni caso .. come quando non puoi fare a meno di qualcosa.. credo si chiami Amore.
  • La tua prima band l’hai fondata quando avevi solo 15 anni e hai avuto l’opportunità fin da subito di poterti esibire nei maggiori locali del Nord Italia. Cosa si prova ad un età così giovane vivere tutto questo? Che ricordi hai di quel periodo? I momenti più belli e anche non (se ce ne sono, tipo le prime difficoltà nel voler affermarsi e farsi conoscere al pubblico).
Ho dei bellissimi ricordi di quel periodo .. suonare nei garage , nelle cantine e poi alle feste delle scuole con i primi brani originali e naturalmente nei locali dove ci si fa le ossa prima ancora prima della gavetta!! Avevamo un grande seguito perchè eravamo dei pazzi e facevamo divertire il pubblico che si dimenticava di tutti il resto a colpi di rock, e ci divertivamo anche noi, c’era molta competizione tra band, così c’era anche parecchia gente davvero brava, ora che sono tutti DJ invece quando li sento dire “ vado a suonare” provo un po’ di imbarazzo per loro.
  • Hai avuto l’opportunità di poter affiancare Giampiero Anelli, noto meglio come Drupi, nostro storico cantante italiano permettendoti così di viaggiare il mondo e di conoscere e collaborare con alcuni tra i migliori musicisti del pianeta come Larry Dunn (Earth, Wind and Fire); Vinnie Colaiuta, Jim Crespo (Aerosmith); John Patitucci (Sting, Bon Jovi); Steve Tavaglione (Michael Jackson, Whitney Huston).
In che modo hanno contribuito o anche influenzato il tuo modo di scrivere e comporre? In America e all’estero si respira tutt’altra aria … Si si respira decisamente un’altra aria , c’è molto più rispetto e ammirazione e considerazione per la musica e quindi si fa meglio, questo dal Canada ai paesi dell’Est Europa , è incredibile come in un paese con una grande cultura e tradizione musicale come il nostro si sia toccato un livello così basso nella musica popolare. Con Drupi ho fatto una grandissima gavetta e mi ha insegnato moltissimo della musica e della vita.. Ho avuto la fortuna di stare a contatto con alcuni tra i più grandi musicisti del pianeta a Los Angeles e ho capito cosa significhi davvero fare musica grazie a questo… Sicuramente il mio album Black è un concentrato di influenze esperienze e culture musicali che ho avuto la fortuna di conoscere nei mie viaggi on the road e nei tour al fianco di Drupi.
  • Ti va di raccontarci qualche aneddoto divertente o un particolare ricordo che porti nel cuore dalle tue tournée?
Beh si potrebbe scrivere un libro davvero, la prima che mi viene in mente risale a qualche anno fa durante uno spettacolo di Drupi in Canada a Toronto, in un’arena gremita con 15.000 persone .. Lo staff mi fece uno scherzo e mi dissero che quella sera non avrei potuto aprire io il concerto con i miei brani, così io feci scendere le tensione e nel bel mezzo della serata, senza preavviso, Drupi mi chiamò sul palco per far sentire la mia musica a quella folla di gente… e fu un scherzo stupendo!!
  • Da musicista e cantautore già affermato, quale consiglio ti sentiresti di dare ai giovani emergenti che si affacciano alla scena musicale italiana forse fin troppo competitiva? Credi nei talent shows?
Ti ringrazio ma non credo di essere ancora affermato, ci stiamo lavorando ahah Non credo che la musica in Italia sia cosi competitiva, credo piuttosto che siano competitivi gli interessi che ci sono dietro alla gente che ha il potere. Non mi sento nella posizione di dare consigli ma vi posso dire di seguire la passione senza ascoltare nessuno, il resto viene da se. No, non credo nei talent show, le considero trasmissioni televisive, la musica è decisamente un’altra cosa, le reputo trasmissioni televisive che portano ad interessi e ad una popolarità a tempo nel migliore dei casi, anche se per fortuna ci sono sempre le eccezioni come Marco Mengoni.
  • Sei anche cofondatore, insieme a Drupi, dell’etichetta Proxima Centauri.
Il nome ha un significato ben preciso, ti va di condividerlo con i nostri lettori? Sì, abbiamo fondato questa etichetta per poter fare la musica che vogliamo a dispetto delle grandi major che ormai vogliono solo prodotti di consumo che siano nei target dei loro studiosi. In quest’etichetta ci sono solo due artisti, io e Drupi e siamo fieri di poter produrre la musica che vogliamo lontano dalle imposizioni del mercato.
  • Il tuo primo e tanto atteso album si intitola “BLACK”. Quindici brani inediti scritti, composti, cantati e prodotti da te dirigendo abilmente e autonomamente ogni singolo tassello del mosaico artistico da te creato, dal testo all’ideazione narrativa, dalla produzione alla regia del clip … insomma sei un vero e proprio “One Man Show”. Eclettismo? Esigenza? Come si riesce a conciliare bene tutto?
La passione fa da collante e ti da la forza di conciliare tutto, al meglio delle tue possibilità chiaramente… E’ ovvio che è stata anche un’esigenza, ma alla fine seguo tutto passo per passo perchè mi piace mi appassiona e perchè sono sempre alla ricerca del meglio. Con Black ho voluto rappresentare un mondo, non un progetto, uno modo di pensare e non un pensiero… Per questo ci sono 15 tracce anche molto diverse tra loro ma che rappresentano un mondo, e non 8 tracce delle quali si salva solo il singolo. E’ un album un po’ old school in questo e più si ascolta, più lo si comprende e lo si canta.
  • Gli arrangiamenti nella parte compositiva sono stati invece scritti insieme a Eros Cristiani, noto musicista e compositore per molto tempo al fianco di Fabrizio De André, e che vanta collaborazioni con Roberto Vecchioni, Nina Zilli, Mauro Pagani, Stanley Jordan. Come è nata la vostra collaborazione?
Eros è un grande amico e un grandissimo musicista, i nostri padri suonavano insieme negli Anni 60 e avevano pubblicato un disco di prog sperimentale tuttora riconosciuto a livello europeo…. il destino ha voluto che anche noi facessimo musica insieme.
  • Prossimi progetti ed obiettivi?
C’e un nuovo video in uscita insieme a Drupi che si è prestato a fare questo featuring in “DUE”, un suo vecchio brano con cui vinse il Festivalbar, completamente rivisitato in chiave rock. Ci sarà da divertirsi, tenete controllato il mio canale You Tube.
  • C’è qualcosa che vuoi condividere con noi e che fin ora non hai avuto l’opportunità di poter dire?

A fine settembre invece ci sarà probabilmente la prima data live al Legend Club di Milano, seguite tutti gli aggiornamenti sul mio Facebook, Instagram e sul mio sito Valentinonegri.it, e mi raccomando andate a sentirvi il disco su spotify, se vi piace ordinate il cd dal sito o in tutti gli store digitali del pianeta!! Ciao a tutti e grazie a voi.