Esce oggi “Al blu mi muovo”, il nuovo album di Fabio Cinti. Anticipato dal singolo “Giorni tutti uguali” e dal lyric video “Tra gli alberi combatto”, il nuovo lavoro pubblicato da Private Stanze è oggi finalmente disponibile sulle piattaforme di streaming e negli store digitali. La versione fisica dell’album (CD e vinile), la cui realizzazione è stata rallentata dal lockdown, è invece prenotabile sul sito dell’artista.
“Al blu mi muovo” è frutto di una profonda riflessione sulle insicurezze, sulla caducità delle convinzioni e delle euforie, sul rapporto complicato e incostante tra artista e atto creativo, ma anche sulla forza della grazia e memoria, doti spirituali vitali e durature.
AL BLU MI MUOVO ovvero “COME EVITARE DI DIVENTARE GIOVANI”
di Fabio Cinti
Più passano gli anni e più, paradossalmente, mi sento insicuro.
Ho creduto molte cose che nel corso del tempo si sono rivelate solo convinzioni
temporanee.
Ci sono stati momenti di eccitazione in cui mi sono sentito completamente inadatto, altre in cui ho pensato che avrei avuto con certezza le mie soddisfazioni, vivendo piccole magnifiche euforie.
Oggi mi sembra che tutto sia instabile e velocemente mutevole.
Il mio stesso umore lo è, e a osservare bene, quello di molti.
È molto difficile capire quali siano le necessità singolari e generali e certamente, in tempi complicati come questi, un album di canzoni non è necessario, per quanto possa essere (e ammesso che lo sia) buono il suo contenuto.
E proprio in virtù di questo, avevo perso la spinta per continuare a scrivere, soprattutto perché ogni cosa che leggevo e ascoltavo mi sembrava confezionata per un social, per uno spot. Mi sembrava che tutto fosse pensato, scritto, prodotto a priori per essere uno slogan di se stessi. Di fronte alla potenza incredibile e spaventosa della Natura, l’impulso non mi pareva fosse più quello di cercare i movimenti dell’anima e del cuore, ma piuttosto
quello di scattare la foto nella giusta angolazione che, con una frase a effetto e senza troppo senso (pensare distrae), generasse almeno un centinaio di like.
Poi, proprio dalla persona che mi ha insegnato, ispirato e supportato, è arrivato il consiglio più alto: “ognuno combatte la propria guerra come può, con le armi che ha e rispetto al proprio coraggio, e il coraggio massimo è quello dell’eremita, che da solo sorregge le sorti
del mondo. Tu? In che modo vuoi dare il tuo contributo?”.
Così scrissi di getto Tra gli alberi combatto, la canzone che apre l’album, dove è racchiuso il suo senso: “tra gli alberi combatto la mia guerra e dietro l’ombra ti vengo a incontrare, se hai inventato il tuo passato puoi inventare anche il futuro, ed evitare così di diventare giovane”.
Sono un devoto fan della grazia e della memoria: credo che in queste due doti dello spirito risiedano le più alte forme d’arte che un essere umano possa produrre, le più importanti e le più durevoli.
Nella mia condizione di incertezza non posso che inseguirle, cercarle, proteggerne ogni guizzo che genera gli inafferrabili attimi del futuro, muovendomi spaesato e pieno di meraviglia dentro ogni mia malinconia, che muove ogni mio passo.
E tu? In che modo vuoi dare il tuo contributo?