“Come tengono a ricordare gli stessi componenti del gruppo all’interno del sito www.dea-band.com, i DEA nascono sul finire del 2010, “dalla comune voglia di alcuni musicisti di portare aria fresca nel panorama rock italiano”. Il nucleo originario comprende Alessandro Crippa (abile non solo alla chitarra elettrica – sia nei riff sia negli assoli-, ma anche quando aggiunge inserti di chitarra acustica) e Marco Benvenuti (che pur avendo uno stile muscolare e potente, non disdegna, quando è necessario, un appproccio più rarefatto).
Quando la band incide il primo album “In attesa dell’alba”, alla voce c’è già Alessia De Cao: un metro e ottanta di presenza scenica che la consacra in breve tempo come la vera e propria front-woman del gruppo. Completano l’attuale line-up Fabio Del Torchio al basso (precisione e varietà di stili, oltre ad un’innato senso della melodia le sue qualità migliori) e di Francesca Delgiorgio (la cui presenza, caso abbastanza raro per un tastierista soprattutto nel genere prog-rock, non è mai invadente e fine a se stessa, ma è sempre finalizzata al risultato finale, anche con una scelta intelligente delle varie sonorità utilizzate di volta in volta).

E’ con questa formazione, collaudata grazie ad una fitta rete di concerti (compreso un entusiasmante mini-tour in Irlanda), che i DEA pubblicano il secondo album intitolato “Il mondo dentro”, uscito alla fine del 2014 e disponibile sui principali stores. Tra i titoli, da ricordare almeno il singolo estratto “Dentro me” (come ha giustamente ricordato la cantante Alessia, è un brano “il cui testo, scritto dall’amica Claudia Vincenzi, tratta del problema quantomai attuale della violenza psicologica sulle donne”) e “Ballo in 2” (menzione d’onore per l’intermezzo funky, in cui duettano un basso suonato con tecnica dello slap e una serie di micidiali riff alla chitarra eletrica distorta con un filo di wha-wha, il tutto con un tappeto di organo hammond davvero irresistibile).

Un capitolo a parte, poi, merita il mini-concept ‘Nineleven’.”Siamo particolarmente legati a questo brano – sottolinea Alessia – in cui parliamo della storia di un uomo che si sveglia la mattina dell’11 settembre del 2001 in America, a New York: raccontiamo quelle che sono le sue impressioni e, soprattutto, quello che sarebbe potuto essere e non è stato”. Del resto, come ha ricordato giustamente il bassista Fabio, l’intenzione era quella di “fare una riflessione su un avvenimento che abbiamo vissuto tutti, non solo come gruppo, che ha segnato per sempre la storia dell’umanità”.

Per altre informazioni di seguito le due puntate radio:  
 
Prossime date in cui suoneranno i Dea: 
  • 13/6 a Osnago “Osnago Music Festival”
  • 20/6 ad Arcore per “Live Music Lombardia”.
Gianmaria Zanier