Gli Ocropoiz, originari della provincia di Benevento, fanno il loro ingresso ufficiale in scena con il video di “È inutile“, singolo che anticipa l’uscita del primo album “Foto Post Mortem” prevista per il prossimo 25 novembre. Si presentano con sonorità alternative rock ispirate da gruppi del panorama musicale nostrano come Fast Animal and Slow Kids, Gazebo Penguins e The Zen Circus.
Giovanissimi ma con un bel po’ di live all’attivo: In estate si sono esibiti sul mainstage del “Meeting del Mare”, lo scorso 3 giugno in apertura ad Erri de Luca, ed al “Sicinius Music Festival”, a Sicignano degli Alburni (SA), il 18 agosto. Il primo ottobre saranno ospiti del MEI – Meeting degli indipendenti di Faenza, mentre il 7 ottobre saliranno sul palco del Reset Festival di Torino.
“La morte è una possibilità di essere che l’esserci stesso deve sempre assumersi da sé ” (Martin Heidegger)
Nel video di “È inutile” vengono rappresentate le conseguenze di una vita vissuta all’insegna dell’appagamento di futili piaceri. La folle e confusionaria lotta nel cercar di dare un senso alla propria esistenza è espressa attraverso una narrazione frammentaria e, per certi versi, sconclusionata che termina con un’importante scoperta simbolica, una illuminazione che per un attimo sembra portar con sé nuova linfa vitale. In realtà, questa ventata di vita genera un ulteriore stato confusionale che accentua ancor più la condizione comatosa d’insoddisfazione umana data dall’incertezza del domani.
OCROPOIZ – È INUTILE (LA CANZONE)
L’egoismo è parte fondamentale del nostro “essere umani”. Non ci importa davvero dell’altro, se non nella misura in cui questo interesse riesce ad appagare la voglia d’essere “quel qualcuno” per qualcuno. I rapporti umani sono gestiti dalla consapevolezza di una solitudine costretta.
Nel testo della canzone, però, si mostra una scappatoia a questa condizione statica dell’individuo che, in fondo, è alla ricerca di rapporti sani: “Il mio voler bene lo spaccio per odio”. L’odio è forse l’unico sentimento la cui reciprocità è segno di sincerità. Tuttavia, questo estremo voler bene sfocia in un’ossessione distruttiva. “Da quando non ci sei più la mia mente è sola e inutile”: amare al punto da odiare una persona per trovare così la purezza del proprio sentimento, ritrovandosi immerso nell’iniziale egoismo che genera isolamento.
Formazione:
Gianfranco Aceto – voce, basso
Giuseppe Aceto – chitarra, cori
Luca Ruggieri – chitarra, cori
Bruno Civitillo – batteria
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