Questa la tracklist: “C’mon”, “Le 3 cose che non sopporto”, “Caterina”, “Voglio di più”, “Sogna” (primo singolo estratto: https://youtu.be/4YxOPOPgUuU), “Sola al tavolo”, “Credevo fossimo amici”, “Il sole tramonta”, “Fino in fondo” e “Ho dato tutto”.
Il disco è stato presentato in anteprima con due showcase a Milano e a Roma che hanno battezzato la nuova band formata da Fabrizio Dottori (tastiere, synth), Marco Sergi (chitarra), Marco Pistone (basso) e Manuel Moscaritolo (batteria).
Ketty Passa porterà tutta la sua energia live l’8 aprile al Wishlist Club di Roma, in collaborazione con Radio Rock. Aprirà il concerto Bez Yorke (a breve verranno comunicate le prossime date del tour).
KETTY PASSA è un’artista poliedrica figlia della Brianza e dell’Italia del sud, nata e cresciuta con la musica nel sangue. Cantante, musicista, performer, speaker e presentatrice televisiva, collabora come cantante con il progetto Rezophonic e come dj/selecter per la serate di Milano Pink Is The New Black, progetto itinerante e tutto al femminile, e Smashing Wednesday. Ha lavorato, tra gli altri, con Rock TV, Deejay TV e Radio Popolare. È deejay e consulente musicale del programma di Rai2 Nemo-Nessuno escluso.
TRACKLIST
1. C’MON
Un manifesto del mondo che mi circonda, sempre più attaccato ai soldi, sempre più di flusso, sempre meno disponibile alla ricerca perché è tutto pronto e servito; un mondo in cui c’è sempre più bisogno di numeri e di fortuna, un po’ come al casinò.
2. LE 3 COSE CHE NON SOPPORTO
Passano gli anni, cambiano le mode, ma quella dei maschi che si depilano le sopracciglia ad “ali di gabbiano”, che si fanno le mèches “biondo Bulgaria” e che pensano di poterti comprare nei privè dei locali “perché ti offrono da bere”, non si estinguerà mai. E tendenzialmente, queste 3 caratteristiche, si racchiudono sempre nella stessa persona. E tendenzialmente, queste 3 caratteristiche, io non le sopporto.
3. CATERINA
Caterina è una bambina buona ma malinconica, non ama giocare a Barbie, ma preferisce giocare col suo Micio Nero. Caterina è circondata da un mondo che le dice che i gatti neri portano sfiga, ma lei continua a fidarsi solo del suo Micio Nero. Caterina cresce e trova il coraggio di dire a tutti “Ciao, sono sbagliata, ma sono fatta così”. Caterina e il Micio Nero rappresentano un gioco di similitudini e differenze, che ha al centro l’essenzialità di essere complici con se stessi e di accettare la propria diversità come qualcosa di unico.
4. VOGLIO DI PIÙ
Più diventi grande, più hai bisogno di sentirti realizzato; capisci che il tempo cammina, non ti aspetta, e che le “cose” che pensi siano tue, in verità sono solo in prestito. La scelta giusta è accontentarsi o continuare nella ricerca di una felicità che forse non arriverà mai? Forse “chi si accontenta muore”, forse no. Le risposte le può dare solo il tempo.
5. SOGNA
Sono una romantica sognatrice che col tempo ha imparato a placare l’entusiasmo e le aspettative, ma solo con la mente. Penso che sia giusto dare spazio alle proprie passioni, ci vuole tanta dedizione, ma bisogna saperlo fare sopravvivendo alle delusioni, alla rabbia accumulata in milioni di ore che puntualmente ti sembra di buttare nel nulla. Non bisogna dire no ai sogni, ma bisogna saper sopravvivere alla consapevolezza che non sempre potrebbero realizzarsi. Mal che vada, ci penserà il vino.
6. SOLA AL TAVOLO
Tratto da una storia vera.
7. CREDEVO FOSSIMO AMICI
L’amicizia tra uomo e donna esiste? Dipende. Forse esiste, ma io la devo ancora trovare.
8. IL SOLE TRAMONTA
Poche persone hanno la fortuna di vedere qualcuno andarsene, nel momento giusto, nel posto giusto, tenendoti la mano fino all’ ultimo respiro, dicendoti l’unica cosa che vorresti sentirti dire.
Io l’ho avuta, ed ho vissuto questa esperienza come quando guardi il sole al tramonto in riva al mare: pensi che anche se non lo vedi più esiste, anche nel buio, e ti senti comunque meno sola.
9. FINO IN FONDO
-“Nome?”
-“Ketty”
-“Segni particolari?”
-“Testarda”
Nel bene e nel male, non me ne vado fino a quando non mi sento di aver vissuto “qualcuno o qualcosa” fino in fondo.
10. HO DATO TUTTO
Di tutti i traguardi lavorativi e personali, i momenti più felici della mia vita stanno nelle serate semplici, in cui mi sono ritrovata a bere una birra con amiche ed amici. Di tutte quelle serate, molte mi sono servite per capire chi sono le amiche e gli amici, a riconoscere subito una persona non pulita, e a sapere chi mi fa sentire a casa nelle cose semplici, e chi mi deve stare lontana. Ho dato con i rapporti di convenienza, ora voglio solo stare bene, e non dover parlare per forza.