Disponibile online il videoclip di “Imparare l’inglese” (regia di Mauro Nigro), terzo singolo estratto dall’album d’esordio di Erri, dal titolo “Dentro la stessa tempesta”, progetto di Carlo Natoli (Gentless3, Tellaro, Blessed Child Opera, Skrunch, ha prodotto i dischi di Silent Carnival, Entrofobesse, Saint Huck), uscito nell’aprile del 2016 per The Prisoner Records e Viceversa Records in distribuzione Audioglobe.

Il video di “Imparare l’inglese” è una storia corale: “quattro protagonisti le cui vite si intrecciano, raccontate con uno schema di sbalzi temporali nella narrazione. – racconta il regista Mauro Nigro, Quattro storie, condite dalla presenza di un oscuro ed indifferente osservatore. che diventano un unico racconto in cui tutti sono protagonisti ma nessuno è innocente.

Erri fotografa così il brano: “Mia madre aveva deciso alla soglia dei suoi 60 anni di imparare a parlare l’inglese, giusto un paio d’anni prima che decidessi di trasferirmi nella perfida albione: la canzone, forse, parla delle capacità premonitorie materne, di quando si sceglie della propria vita in base agli altri e del fatto che tutte le case sono infestate, alla fine.”

 

“Dentro la stessa tempesta” è composto da nove brani che compongono un documentario, un discorso aperto, un racconto, qui l’ascolto su Spotify: https://open.spotify.com/album/1dxhoolj6ONzXJoLxVlaGp#_=_

I primi due video sono dei brani Imperturbabili” https://www.youtube.com/watch?v=1ppaM37Y76g

e “Niente nel mio cuore”  https://www.youtube.com/watch?v=LEP8J1X3kkE   

 

Erri.

Erri nasce a dicembre del 2013: “Non è proprio nato, in realtà – ci spiega Carlo Natoli -. C’è sempre stato, nascosto. Sarebbe dovuto essere un fratello gemello, ma poi è subentrata una specie di lotta cellulare da cui è uscito sconfitto. Comunque è rimasto in attesa, a nutrirsi di una serie di sentimenti di risulta, esperienze lasciate sul campo, polvere di palchi. Erri è uno pseudonimo (forse nemmeno tanto) ovviamente. Ma ha una vita propria, sceglie più o meno sulla falsariga dei suoi desideri, dei suoi trascorsi, dei suoi geni, del suo passato recente e prossimo. È rimasto annidato sotto quintali di polvere accumulatasi negli anni.  Nel tempo si è fatto sempre più coraggio, è uscito e ha scritto una quarantina di canzoni, che poi sono diventate 20, fino ad arrivare alle 9 di questo disco.”

 

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCnZ6CFGmvcZTqvmfbuAvF-g

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