Disponibile su YouTube, in digital download e sulle migliori piattaforme streaming “Pancali Cucina” (Al-Kemi/AlaBianca), il nuovo video e singolo del maestro italiano del tamburo Alfio Antico, che anticipa l’uscita del nuovo disco a marzo con la produzione artistica di Cesare Basile in collaborazione con Gino Robair e Mattia Antico.

Il video è stato prodotto dall’etichetta Ala Bianca e realizzato da Melgart con la regia di Giuseppe Lanno, la fotografia di Simone Tacconelli e la performance di Francesca Pizzo.

Il brano è costruito su una filastrocca breve e incalzante che si sviluppa su un tappeto ritmico sanguigno, popolare ed elettronico insieme, imperniato sullo strumento principe di Alfio Antico: il suo tamburo. Il cantilenare della filastrocca si protrae finché “Pancali Cucina” non si apre in un ritornello liberatorio dove un coro risponde alla voce urlata di Alfio Antico.

 

Sona tamburu sona,

 li morti vannu a travagghiari,

Sona tamburu sona,

li vecchi tornanu picciriddi

Alfio Antico ha vissuto fino all’età di 18 anni facendo il pastore fra le montagne dell’entroterra siracusano e respirando, in una vita non certo priva di durezze, le favole, le storie, i miti della cultura contadina. I suoni delle 600 campane del suo gregge; la nonna che con il proprio magico tamburello scacciava – lui bambino – i mostri della solitudine e della paura; le prime esperienze musicali nelle strade delle grandi città fino all’incontro con i più famosi musicisti e uomini di teatro della grande tradizione italiana fanno di Alfio Antico un artista che ha raggiunto la piena maturità.

Il maestro del tamburo italiano ha oltre settanta tamburi, tutti fabbricati da sé e meravigliosamente intarsiati con immagini di divinità agresti, segni antichi che racchiudono una saggezza eterna. Attraverso il ritmo ed il canto, Alfio Antico scolpisce le mille figure del tempo. “Io sono il tamburo”, sussurra in perfetta simbiosi col suo strumento, volendo significare una mistica unità fra la viva pelle della sua mano e quella morta e antica che, fissata ad un setaccio da grano, torna a nuova vita cantandoci storie d’amore e poesia.

Alfio Antico ha vissuto fino all’età di 18 anni facendo il pastore fra le montagne dell’entroterra siracusano e respirando, in una vita non certo priva di durezze, le favole, le storie, i miti della cultura contadina. Nel campo musicale Alfio Antico ha intrapreso moltissime collaborazioni, tra cui quelle con Musicanova, Edoardo Bennato, Vincenzo Spampinato, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè, Carmen Consoli, Vinicio Capossela, Peppe Barra, Renzo Arbore, Roy Paci, I Lautari, Gianni Perilli, Piero Ricci e la Nuova Compagnia di Canto Popolare. Nel 2006 Alfio Antico inizia a collaborare con l’etichetta discografica indipendente Due Parole – Narciso Records di Carmen Consoli. Vari sono i progetti intrapresi durante questi anni. Alfio Antico ha infatti suonato il suo tamburo in numerosi progetti discografici quali “Il ballo di San Vito” (1996) di Vinicio Capossela“Anima Antica” (2004) de I Lautari e “Elettra” (2009) di Carmen Consoli. Nel 2007 è tra i protagonisti del progetto “Musica Antica del nuovo Millennio” che fa tappa a Roma, Milano e Catania, insieme a Carmen Consoli, I Lautari e Rita Botto. L’anno successivo, il 2008, è colmo di importanti esperienze live: prima fra tutte “L’omaggio a Rosa Balistreri”, grande evento di chiusura dell’Etnafest organizzato da Carmen Consoli con la partecipazione di dodici donne della musica italiana (tra cui Vanoni, Turci, Rei, Giorgia, Nada); sul finire dell’anno Alfio Antico porta in scena lo spettacolo “Semu suli semu tuttu” che ha riscosso un grande successo sia in Sicilia che nella data romana presso l’Auditorium Parco della Musica. Il 2009 si apre con la partecipazione di Alfio Antico al X Festival della Canzone Siciliana, in onda su Antenna Sicilia, con il brano “Tutti li cosi vannu a lu pinninu” e prosegue con la presenza sul palco alla data catanese del Solo Show di Vinicio Capossela in cui Alfio Antico interpreta “Il ballo di San Vito”. A novembre nella Cattedrale di Aosta si celebra con un concerto il nono centenario della morte di Anselmo d’Aosta: Alfio Antico è presente con i suoi ritmi pastorali per una suite di cinquanta minuti insieme ai violoncelli di Giovanni Sollima e Monika Leskovar. Il primo maggio Alfio Antico partecipa al Concertone di Piazza San Giovanni a Roma con il calabrese Peppe Voltarelli, Puccio Castrogiovanni de I Lautari e Ramon della Bandabardò. Durante la stagione invernale del 2010 entra in studio di registrazione per incidere le tracce di “Guten Morgen”, il nuovo album uscito per la Narciso Records il 29 Marzo 2011. L’album è stato finalista per la Targa Tenco 2011, per la sezione dialettale. Nel 2012 riceve il Premio Ignazio Buttita. Nel 2013 partecipa come ospite speciale al concerto della “Notte della taranta” insieme all’orchestra diretta da Giovanni Sollima; nello stesso periodo riceve il premio alla carriera al Premio nazionale per la musica tradizionale della città di Loano. Nel 2016 intraprende un nuovo progetto musicale sperimentale denominato semplicemente “Antico” prodotto artisticamente da Lorenzo Urciullo (in arte Colapesce) e da Mario Conte.

 

www.alfioantico.it;

www.facebook.com/anticoalfio;

www.alabianca.it