Tra i chitarristi rock più influenti degli anni Sessanta e Settanta, Jeff Beck torna – a quattro anni di distanza dal concerto tutto esaurito del 2018 – sul palco vista lago dell’Anfiteatro del Vittoriale per un evento speciale, lunedì 18 luglio, accompagnato da un ospite sensazionale, il cui nome verrà svelato nelle prossime settimane. Il concerto è parte del tour europeo che prenderà il via a maggio nel Regno Unito: questi spettacoli segnano il ritorno dell’icona della chitarra, inizialmente previsti nel 2020, prima del blocco pandemico che ne ha determinato la cancellazione.
Grande innovatore della chitarra elettrica, Jeff Beck nasce nel 1944 nel Surrey, in Inghilterra. Abbraccia il primo strumento a sei corde a dieci anni ed inizia la propria carriera come turnista nei Tridents, ma decolla quando viene chiamato a sostituire Eric Clapton negli Yardbirds, dove rimane per poco più di un anno. Abile show-man, Jeff Beckforma nel 1968 il Jeff Beck Group (Rod Stewart alla voce, Ron Wood al basso, Nicky Hopkins al pianoforte, Mick Waller alla batteria), con il quale pubblica due album, ‘Truth’ e ‘Beck-ola’, entrambi molto ben accolti dalla critica musicale, ed ad oggi considerati antesignani dell’heavy metal. Beck chiude gli anni Sessanta semi immobilizzato in seguito a un incidente automobilistico e, successivamente, dopo aver rifiutato un ruolo nei Rolling Stone ed in seguito alla dipartita di Stewart e Wood, da nuova vita al Jeff Beck Group con Clive Chapman al basso, Max Middleton alle tastiere, Cozy Powell alla batteria e Bob Tench alla voce. Una nuova direzione artistica accompagna la rinata formazione, la quale prende derive pop, rock, rhythm’n’blues e jazz, anticipando il concetto di musica fusion. Pubblicano due album nei primi anni Settanta, sciogliendosi poco dopo. Nel 1972 Jeff Beck dà vita al power trio Beck, Bogert & Appice, incidendo un solo singolo di successo, una cover di ‘Superstition’ di Stevie Wonder.
La carriera artistica di Jeff Beck è costellata di successi, tra collaborazioni importanti (tra cui Carlos Santana, Roger Waters, Bon Jovi, Cyndi Lauper, ZZ Top) e dischi solisti. Nel 1975 Beck incide il primo album solista strumentale, ‘Blow By Blow’, un disco decisamente fusion per l’epoca, ma che ebbe un inaspettato successo di critica e pubblico. Ad esso seguirono altri nove album solisti, di cui l’ultimo “Loud Hailer”, nel 2016, a sei anni dal precedente. Nel 2015 viene invece pubblicato ‘Live at Hollywood Bowl’, in occasione dello straordinario concerto al famoso Hollywood Bowl per celebrare i 50 anni di carriera: ne nascono un album e un film molto acclamati dalla critica.
Nel 2003 la rivista Rolling Stone lo inserisce al quinto posto dei chitarristi più bravi di tutti i tempi, riconoscendo il merito a Jeff Beck di grande innovatore nella tecnologia e nelle tecniche della chitarra moderna. E’ inserito nella Rock and Roll Hall of Fame due volte – una come membro degli Yardbirds e un’altra come artista solista. Otto Grammy Awards vinti e sedici nominations confermano a livello mondiale la bravura di un artista di straordinario livello.
Jeff Beck ha trascorso gli ultimi due anni lavorando su nuova musica e un nuovo album è atteso a breve.