MALDESTRO in tour per presentare il suo nuovo disco di inediti intitolato “MIA MADRE ODIA TUTTI GLI UOMINI” (Arealive / distr. Warner Music).

DATE:

06/04/2019 Pesaro – Teatro Sperimentale (ore 21.00)

27/04/2019 Torre del Greco (NA) – Caffè Street – NUOVA DATA

Formazione Live in tour

Maldestro: Voce, Chitarra e Piano

Paolo del Vecchio: Chitarre e Plettri

Niccolò Fornabaio: Batteria e Percussioni

Luigi Pelosi: Contrabbasso

Sara Sgueglia: Cori, Synth e Percussioni

Fabio Renzullo: Fiati

L’album arriva dopo l’esperienza del Festival di Sanremo 2017 dove, con il brano “Canzone per Federica” presentato nella categoria Nuove Proposte, si è classificato al secondo posto vincendo il Premio della Critica del Festival della canzone italiana “Mia Martini” relativo a tale sezione, il Premio Lunezia, il Premio Jannacci, il Premio Assomusica e il Premio Miglior Videoclip. Da allora tantissimi concerti e un album realizzato in acustico in solo, presentando caratteri del tutto diversi dal precedente. Ora con questo nuovo disco l’esperienza, dapprima intima e solitaria, diviene racconto di vita.

In “Mia madre odia tutti gli uomini”, infatti, Maldestro ha scelto di raccontare una parte della sua vita, come un flusso di coscienza rimandato da uno specchio. Dieci storie che ci prendono per mano e ci portano nel mondo di Antonio senza alcuna riserva.

Il cantautore sceglie, per questo nuovo viaggio, di fermare nel disco una parte del suo cammino, dove inevitabilmente l’ascoltatore trova una parte della proprio vita.

La produzione artistica è stata affidata a Taketo Gohara, sound designer che ha firmato lavori di Vinicio Capossela, Brunori Sas, Marta sui Tubi, Negramaro, Motta, Ministri, Verdena, Mauro Pagani e molti altri artisti.

L’album è stato anticipato dall’uscita del singolo e video “Spine”, seguito dal secondo video estratto “La Felicità”.

Link al video di “Spine”: https://www.youtube.com/watch?v=PI3eE3Bt2Zk

MALDESTRO PARLA DELL’ALBUM “MIA MADRE ODIA TUTTI GLI UOMINI”

È stato naturale scrivere questo disco, sapevo che prima o poi sarebbe accaduto, che avrei fermato da qualche parte un pezzo della mia vita. Nuda e cruda, tenera e violenta, persino dannata a volte. Averla vinta sul dolore non serve a niente se prima non lo comprendi, è solo un vuoto a perdere. Con il dolore bisogna cooperare, solo in questo modo la ricerca della felicita non porta stanchezza. Questo è un disco che mi toglie l’armatura e quindi, libero di amare.