Esistono canzoni che anche se non in versione acustica sono come una carezza.
Da cantare con la mano sul cuore o a pugni chiusi.
Canzoni come questa fatte di strofe scritte e riscritte, cantate e ricantate.
Se esiste un luogo dove emozioni diverse tra loro si incontrano, questa canzone ne rappresenta uno.
Uno spazio che si eleva tra note e voci soffuse e dove si riuniscono tutti i diversi tipi di alleluia, dal più religioso al più carnale, tutti con lo stesso valore.
La vita che desidera affermarsi, un canto che si alza al cielo e che allo stesso tempo guarda a terra.
Una laica preghiera che prende forma tra forza ed eleganza.
I minuti che scorrono e che potrebbero durare all’infinito.
Occhi socchiusi sotto quel cappello che viene tolto alla fine per ringraziare.
Una canzone a forma di abbraccio, da leggere, da cantare, da danzare.
Che riunisce e separa.
La sfera di tutti e la sfera di ognuno.
Una purificazione.
Alleluia.