La tenerezza è un peso leggero.
A volte ci fa commuovere, soprattutto se introdotta da quelle note così conosciute.
Una donna da immaginare, tutte e nessuna.
Regole e apparenze, gli occhi di tutti e lo sguardo di nessuno.
Una fragilità dirompente.
La voce dell’inesploso e dell’inespresso.
Il prezzo dello spettacolo.
La morte che non fa paura…o forse sì, ma non ferma l’azione.
I voli misteriosi di chi ha coraggio.
La fuga come unica via, l’amore da vivere altrove.
La libertà desiderata.
Anche quella dei significati che ogni canzone assume per chi la ascolta…e per chi la interpreta.
La libertà delle finestre assonnate e dei pianoforti un po’ scordati.
Dei bicchieri lasciati appoggiati e delle lampade accese.
Perché, come disse una volta lo stesso autore, “le canzoni cambiano nella testa di chi le ha scritte, molto più velocemente che non nella testa di chi le ascolta”.